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camera ardente in comune

È morto Pino Giorico, il politico della vecchia Dc

È morto Pino Giorico, il politico della vecchia Dc

ALGHERO. Alle 11 di ieri nel reparto di chirurgia dell'ospedale civile, è morto Pino Giorico. 83 anni, è stato negli anni Ottanta e Novanta, l'uomo politico algherese che ha riscosso i maggiori...

22 agosto 2014
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ALGHERO. Alle 11 di ieri nel reparto di chirurgia dell'ospedale civile, è morto Pino Giorico. 83 anni, è stato negli anni Ottanta e Novanta, l'uomo politico algherese che ha riscosso i maggiori consensi dell'elettorato. Militante della Democrazia Cristiana, un fedelissimo della corrente basista che faceva capo al leader sassarese Nino Giagu, venne eletto consigliere comunale per la prima volta nel 1974. Nel corso della sua carriera politica è stato più volte assessore, sindaco dal 5 dicembre del 1989 fino alla fine del 1993, presidente della Asl 2 del distretto sanitario algherese, vice presidente della Tirrenia e ha concluso l'attività con la carica di consigliere regionale nella legislatura guidata da Renato Soru.

Negli anni in cui ha esercitato il potere era uomo di forte espressione e seguito popolare, abile nel tessere i rapporti, era ascoltato anche in ambito nazionale. Era nota la sua vicinanza al presidente Francesco Cossiga il quale proprio quando Pino Giorico era sindaco di Alghero aveva pensato di concedere il riconoscimento di cittadinanza algherese al Re di Spagna Juan Carlos. Progetto che non andò a buon fine per le note divisioni politiche algheresi. Fu anche uomo di sport, dal pugilato al calcio, ricoprendo la carica di presidente della Polisportiva Alghero ma anche incarichi federali.

Con Pino Giorico, che ebbe il riconoscimento di commendatore, se ne va un pezzo consistente della politica algherese. L'abilità, ma anche una rara intelligenza politica, lo hanno portato a essere tra i fautori del primo compromesso storico realizzato in città. Fu infatti assessore ai tempi della giunta comunale guidata dal comunista Enrico Loffredo. A quei tempi una novità in assoluto ma anche la conferma che Alghero è stata da sempre terreno per sperimentazioni politiche, anche in controtendenza, come è avvenuto nei tempi successivi. Nel corso del suo mandato politico ha sovrainteso al boom edilizio che ha interessato, nel bene e nel male, la città catalana. Molti degli insediamenti, tra i più consistenti, nascono infatti in quegli anni insieme a infrastrutture e opere pubbliche, case popolari, migliora la rete viaria con la bretella del Carmine.

Una delle “leggende” che lo circondavano riguardava la sua capacità di trovare posti di lavoro e il ripetuto successo elettorale, secondo i suoi avversari politici, era determinato soprattutto da questa capacità di intervenire negli enti pubblici. Fu tra i protagonisti di quella lunga battaglia politico giuridica che interessò la magistratura amministrativa ai più alti vertici, Tar, Consiglio di Stato e Cassazione, quando per un errore procedurale la lista della Dc venne esclusa dalla competizione elettorale per le amministrative. Le elezioni vennero annullate e arrivò in città uno dei tanti commissari prefettizi dell'epoca. Con la sua scomparsa se ne va davvero un pezzo forte di quegli anni ricchi di luci e ombre ma autentica espressione della dirigenza di quell'epoca che affrontava una stagione politica in continua evoluzione e nella quale Pino Giorico ebbe la capacità di inserirsi. (g.o.)

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