La Nuova Sardegna

Alghero

Degrado e incuria, ecco l’Alghero che non piace

di Nadia Cossu
Degrado e incuria, ecco l’Alghero che non piace

Tra liquami, sporcizia, erbacce e buche monta la protesta dei cittadini Nasce un comitato che raccoglie le segnalazioni: «Invieremo tutto alla Procura»

17 aprile 2014
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ALGHERO. È una perla della Sardegna, il colore azzurro del mare al centro della città è senza dubbio un colpo d’occhio invidiabile. E poi la passeggiata ai bastioni, il centro storico con le sue musiche, le sue architetture, i suoi profumi, il porto con le sue barche, le torri maestose, i locali curati, le atmosfere invitanti...

Alghero è un luogo quasi magico. Ai turisti piace, e piace anche ai sardi, ancor più agli algheresi. E sono proprio loro, oggi, a denunciarne il degrado (peraltro sotto gli occhi di tutti). Intorno al cuore pulsante della città, infatti, ci sono troppe cose che non vanno. Nelle vie interne, lontane (ma non troppo) dai luoghi meta turistica per eccellenza, c’è puzza, c’è sporcizia, sotto i cassonetti ci sono rigoli maleodoranti, nei luoghi di cultura e arte cresce l’erba e nessuno la taglia, le strade sono dissestate e con auto e moto si è costretti a fare gli slalom. Inutilmente, perché non finire dentro quelle voragini è impossibile.

C’è bisogno di attenzione in una città che davvero potrebbe presentare ben altra cartolina di sè. «L'inerzia e l'indifferenza delle amministrazioni succedutesi in questi ultimi dieci anni sono la dimostrazione che rendere Alghero una città vivibile per i suoi residenti, accogliente e sicura anche per i suoi visitatori, non costituisce una priorità, un'urgenza, ma un dettaglio a cui si può tranquillamente derogare». Dicono così alcuni cittadini che, stufi di tanto abbandono, hanno costituito un comitato. «È sufficiente camminare per la città per rendersi conto che la scarsità o, addirittura, la mancanza di manutenzioni creano ovunque situazioni di degrado e di pericolo. Ovunque, infatti, sono presenti buche, tombini rotti e sprofondati, cornicioni pericolanti. In terribili condizioni è, soprattutto, la nuova ala del cimitero comunale. In questa struttura, infatti, le infiltrazioni d'acqua piovana sono visibili ovunque: nei soffitti, nelle pareti, nei pavimenti. Infiltrazioni che provocano pericolosi crolli di intonaci, corto circuiti degli impianti elettrici e persino la caduta di plafoniere e lampade». Da qui la decisione di costituire il comitato cittadino “Alghero Sicura”, che ha l’obiettivo «di coinvolgere tutti gli algheresi che hanno a cuore la loro città e che sono preoccupati per la incolumità propria, dei propri familiari e dei visitatori che amano Alghero e la frequentano». Puntualizzano subito che non c’è alcun intento «di sostituirci a chi deve amministrarci e quindi assumersi la responsabilità della progettazione, del reperimento dei finanziamenti, della realizzazione dei lavori di messa in sicurezza e di manutenzione ordinaria e straordinaria, ma vogliamo segnalare per iscritto e in tempo reale alle competenti autorità tutte le situazioni che compromettano la sicurezza nei luoghi di frequentazione pubblica, e conseguentemente controllare che i lavori vengano svolti in tempi celeri e soprattutto in maniera adeguata». Invitano i cittadini a collaborare con il comitato «segnalando la via in cui si presentano le situazioni di pericolo e specificando ogni altro utile punto di riferimento (es. tombino rotto in via Sassari presso ex Seminario). Queste segnalazioni dovranno arrivare nella sede della associazione pensionati Interforze, in via Don Sturzo 1, nella apposita cassetta delle lettere o consegnandole al personale presente. Oppure su facebook inviando un post al gruppo “comitato spontaneo cittadino Alghero Sicura” o alle mail: vittorio.guillot@alice.it e pacorreddu@tiscali.it La raccolta delle segnalazioni terminerà il 30 maggio. Poi verrà inviata una relazione al Comune e alla Procura della Repubblica».

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