La Nuova Sardegna

Alghero

Abbanoa stoppata dal giudice: il servizio non può essere sospeso

di Andrea Massidda
Abbanoa stoppata dal giudice: il servizio non può essere sospeso

Con un’ordinanza preventiva è stato imposto alla società di non bloccare il contatore in 7 condomini. Applicata una norma del codice del consumo che stabilisce una procedura di garanzia per gli utenti

30 settembre 2012
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ALGHERO. Nonostante li ritenga morosi, Abbanoa non potrà sospendere il servizio idrico a sette condomini cittadini. A imporglielo è l’ordinanza firmata nei giorni scorsi dal magistrato della sezione civile del tribunale di Sassari, Cinzia Caleffi. Una rivoluzione. Non fosse altro perché è la prima volta in assoluto che un giudice si pronuncia in via preventiva intimando alla «società del tubo» di astenersi da qualsiasi slaccio nei confronti di svariate utenze collegate a un unico contatore. In precedenza, infatti, il tribunale era sì intervenuto per imporre il ripristino dell’erogazione dell’acqua, ma soltanto quando ormai decine e decine di famiglie o intere strutture ricettive erano state lasciate a secco. Mentre stavolta una toga si muove in anticipo e applica a favore dei condomini una norma prevista dal Codice del consumo. «Secondo l’articolo 140 - spiega l’avvocato Franco Dore, autore del ricorso contro Abbanoa e legale dei sette condomini in questione - il giudice può inibire gli atti e i comportamenti lesivi degli interessi degli utenti adottando misure idonee a correggere o eliminare gli effetti dannosi delle violazioni accertate». E in questo caso, per Dore, la violazione consisterebbe nell’avvio di una procedura di slaccio senza il rispetto da parte di Abbanoa dell’iter di riscossione previsto per le utenze condominiali. In altre parole, prima di comminare la sospensione del servizio il gestore è tenuto a chiedere agli amministratori dei condomini il riparto dei consumi tra le varie famiglie, poi deve procedere alla riscossione con ciascuna di esse. E soltanto nell’ipotesi di mancato saldo può fare un’ingiunzione di pagamento.

Per essere ancora più espliciti: secondo questa tesi Abbanoa non può colpire in maniera indiscriminata tutti gli utenti di un condominio, ma deve agire esclusivamente nei confronti di chi non paga la propria quota. «Il principio della suddivisione del debito condominiale - conclude l’avvocato Dore - è affermato anche dalle sezioni unite della Cassazione ed è presente persino nella Riforma del condominio, attualmente all’esame della Camera dei deputati.

Inutile dire che se il provvedimento in questione dovesse essere confermato dallo stesso giudice davanti alla controparte nell’udienza già fissata per mercoledì prossimo, per la società per azioni con sede operativa in viale Diaz a Cagliari sarebbe un colpo micidiale. Anche perché ricorsi simili potrebbero essere promossi dalle associazioni dei consumatori di tutta l’isola.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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