La Nuova Sardegna

“Nuragica” approda a Olbia Storia, fascino e tecnologia 

di Dario Budroni
“Nuragica” approda a Olbia Storia, fascino e tecnologia 

Al Museo archeologico la mostra nata a Ittireddu che ha conquistato l’Italia Con la realtà virtuale ci si può immergere nella vita quotidiana degli antichi sardi

26 giugno 2017
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OLBIA. I musei sono delle macchine del tempo. Le teche di vetro ospitano pezzi di storie antichissime che in qualche modo trascinano i visitatori a spasso per i millenni. Ma al museo di Olbia c’è qualcosa che va oltre. Accanto ai reperti ci sono ricostruzioni in scala reale, panelli e strumenti ultratecnologici che aiutano a comprendere meglio la civiltà dei nuragici, senza mai perdere di vista la scienza. Insomma, innovazione e interattività per scoprire quell’antico passato fatto di torri di pietra e tombe megalitiche. Tutto merito della mostra chiamata “Nuragica”, nata a Ittireddu e subito capace di varcare i ristretti confini comunali. Giusto per capire la dimensione del progetto, la mostra-evento ha trovato spazio anche a Roma, Venezia, Firenze e Genova. Adesso si trova a Olbia, al museo archeologico, e resterà per un po’: sarà visitabile fino al 19 novembre, per intercettare i flussi turistici e permettere anche le visite delle scolaresche.

DA ITTIREDDU A OLBIA. La mostra “Nuragica” è nata a Ittireddu, poco più di 500 abitanti, ed è organizzata e curata dalla cooperativa Sardinia Experience. Il direttore scientifico non è uno qualunque: Franco Campus, il sindaco del paese. «Siamo convinti che la cultura possa salvare i centri più piccoli – spiega Campus –. Comunque abbiamo ideato questo progetto con l’obiettivo di creare emozioni nel visitatore, che viene letteralmente avvolto e trasportato, anche attraverso l’esperienza della realtà virtuale, nella vita quotidiana di 3mila e 500 anni fa». Il comune di Olbia ha fortemente voluto “Nuragica” e ha messo a disposizione tutto il suo museo. «Si tratta di una esperienza viva e coinvolgente – commenta Sabrina Serra, assessore alla Cultura a Olbia –. Per i prossimi mesi ci candidiamo a essere la capitale sarda della cultura nuragica».

LA MOSTRA INTERATTIVA. L’esposizione di Olbia sarà presto integrata con alcuni reperti, ma quello che è stato allestito basta sicuramente per comprenderne il valore. Le stanze del museo sono occupate da nuraghi, tombe, tempietti, navicelle e bronzetti in scala reale e in alcuni casi anche superiore. Poi ci sono le gigantografie e dei precisissimi pannelli per ripercorrere in modo chiaro la storia dei nuragici. In una sala del museo archeologico, invece, si può fare un vero e proprio viaggio nel tempo grazie alla realtà virtuale. Con l’ausilio dei visori Vr Gear, i visitatori potranno immergersi nella vita quotidiana dei nuragici. E quindi camminare tra nuraghi e uomini che fabbricano utensili o che lavorano la terra. Presenti sul posto le guide della coop Sardinia Experience. Il biglietto di ingresso costa 10 euro, ma sarà ridotto fino al 30 giugno.

LA SARDEGNA UNITA. Il progetto “Nuragica” non coinvolge soltanto Ittireddu e Olbia. Sono infatti coinvolti numerosi attori del sistema turistico isolano e sono diversi i Comuni che hanno accolto con favore il progetto, come Dorgali, Torralba, Barumini, Sassari, Bitti, Paulilatino, Abbasanta, Norbello, Perfugas, Nulvi, Villanovafranca e Irgoli, tutti interessati a costruire un network con Olbia, visto che è la principale porta di accesso della Sardegna.

Per esempio, al termine della visita, tutti i visitatori riceveranno numerose informazioni sui maggiori siti archeologici della Sardegna coinvolti nella rete. È un lavoro che piace anche a chi con la storia studia e lavora. Alla presentazione della mostra a Olbia hanno, per esempio, partecipato Francesco Di Gennaro e Rubens D’Oriano della Soprintendenza.

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