La Nuova Sardegna

Castelsardo, nel Medioevo con Eleonora d’Arborea

Castelsardo, nel Medioevo con Eleonora d’Arborea

CASTELSARDO. Lo storytelling narrativo-teatrale di “Racconti erranti” fa tappa stasera a Castelsardo all’interno della “Notte romantica dei borghi più belli d'Italia”. Il nuovo progetto scritto e...

24 giugno 2017
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CASTELSARDO. Lo storytelling narrativo-teatrale di “Racconti erranti” fa tappa stasera a Castelsardo all’interno della “Notte romantica dei borghi più belli d'Italia”. Il nuovo progetto scritto e diretto da Monica De Murtas e Matteo Gazzolo sarà presentato in prima assoluta a partire dalle 20.30 in un itinerario articolato in diverse location.

Seguendo la filosofia dello storytelling, lo spettacolo è stato realizzato basandosi su un’attenta analisi storica condotta da Alessandro Ponzeletti e Franco G.R Campus che hanno ricostruito le tappe principali delle vicende dell’antico borgo dei Doria rielaborate poi attraverso i testi originali di De Murtas e Gazzolo. Seguendo il menestrello Carlo Valle e il suono dei tamburini di Francesco Simola il pubblico potrà conoscere la storia del personaggio femminile più amato e iconico della storia sarda: Eleonora d’Arborea: Sa Reina che abitò a Castelsardo insieme al marito Brancaleone Doria. E proprio tra le mura dell’antico castello la giudicessa partorì i suoi due figli vivendo una delle fasi più importanti del suo regno.

Tra fantasmi narratori, effetti scenici e sonori, interventi teatrali, e un coinvolgente set di danze medievali proposto dal Giudicato di Torres storie e leggende della regina guerriera saranno rievocate per il pubblico. Dopo la tappa alle 20.50 al castello dei Doria, in occasione della notte romantica, i due celebri sposi, Eleonora (interpretata da Maria Antonietta Caria) e Brancaleone (Roberto Bilardi) uniti nell’amore e nel potere si incontreranno infine nell'antica chiesa di Santa Maria (intorno alle 21.30) per rivivere insieme al pubblico il loro matrimonio e le loro gesta epiche diventate elemento fondante dell’identità del popolo sardo. Ad impreziosire la pièce teatrale musiche e danze originali, i costumi di Elena Marongiu, il disegno luci di Tony Grandi, il sound design di Matteo Gazzolo ad alcuni brani eseguiti dai cantori della Confraternita dell’oratorio di Santa Croce. Al termine della rappresentazione il pubblico sarà invitato a una festa medievale con danze e musiche dal vivo.

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