La Nuova Sardegna

“Dromos”, il jazz e il rock contro le prigioni mentali 

di Piero Marongiu
“Dromos”, il jazz e il rock contro le prigioni mentali 

Dal 1° agosto la rassegna itinerante che coinvolge la provincia di Oristano 

21 giugno 2017
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CABRAS. La 19esima edizione del festival “Dromos”, che quest’anno avrà come tema le “Prigioni” intese come barriere mentali, presentata ieri nello spazio conferenze della Cantina Contini, prenderà il via il prossimo primo agosto dalla piazza cattedrale di Oristano con Gregory Porter, una delle voci più belle e importanti del soul e del jazz a livello mondiale. Ad aprire la manifestazione saranno due importanti appuntamenti: il primo, il 30 luglio, a Mogoro all’interno della 56esima Fiera dell’artigianato e del tappeto, con Dhafer Yussef e Diwan Of Beauty And Odd; il secondo a Oristano, nel Chiostro del centro di salute mentale, dove sarà presentato “Volare”; un progetto incentrato sulla dicotomia tra prigione e libertà, isolamento e comunità possibili. Poi, dall’1 al 15 di agosto, Dromos, festival itinerante che toccherà alcune delle più belle e suggestive località della provincia, offrirà concerti , mostre e altri eventi, tutti sotto il titolo emblematico di “Prigioni”.

FUORI DALLE GABBIE. Presentando il palinsesto degli eventi, gli organizzatori hanno citato un aforisma di Giorgio Faletti: “Tutti siamo chiusi in una prigione. La mia me la sono costruita da solo, ma non per questo è facile uscirne”. Le prigioni dalle quali è più difficile evade, infatti, è stato sottolineato da Salvatore Corona, sono quelle mentali. “Esse non hanno sbarre visibili alle porte e alle finistre, ma riuscire a scardinarle e liberarsi dagli schemi, spesso autoimposti, diventa un esercizio estremamente difficile”. Dromos, che gode del sostegno della Regione, della Fondazione di Sardegna e, per la prima volta, del Banco di Sardegna, e di una serie di sponsor istituzionali e privati, si avvale ormai da anni dell’appoggio di alcuni Comuni, ai quali quest’anno si sono aggiunti Ula Tirso e Nughedu Santa Vittoria, che partecipano con finanziamenti propri e mettendo a disposizione dei vari eventidel cartellone location di grande suggestione e pregio.

I CONCERTI. Il primo agosto, a Oristano, 21.30, piazza Cattedrale, ospiterà il cantante statunitense Gregory Porter, vincitore lo scorso mese di gennaio del Grammy Award (il secondo nel suo palmarés); il 2 la carovana di Dromos si sposterà a Cabras, dove, nella splendida cornice del portale di Don Peppi (slargo di via Liguria), dopo un aperitivo offerto dalla Cantina Contini, saranno i ritmi caraibici di Dayme Arocena a scandire la serata; il 3, appuntamento nel sito nuragico di Mitza Margiani in uno splendido bosco di lecci, a pochi chilometri da Villaverde, con l’originalità degli Huun-Huur-Tu e i loro canto armonico. Il 4 sarà Baratili San Pietro a ospitare il bassista camerunese Richard Bona nel parco Comunale. Il 5, Dromos si sposta nel giardino del Museo archeologico di San Vero Milis, dove si esibirà il percussionista venezuelano Gustavo Ovales; il 6, a Morgongiori, in occasione della festa delle Lorighittas, nel centro storico del paese si esibiranno i Funk Off. Lo stesso giorno, nell’ex carcere oristanese di Piazza Mannu, va in scena “Tattiche di evasione - perlustrazione nella musica di John Cage” (“cage” in inglese significa gabbia), una conferenza spettacolo ideata da Valerio Corzani con il clarinettista Gabriele Mirabassi e il fisarmonicista Simone Zanchini.

Il 7, anfiteatro Comunale di Bauladu, musica alternativa con Giovanni Lindo Ferretti. L’evento a Bauladu rientra nella nona edizione del “Du-Bauladu Music Festival”. Appuntamento d’eccezione l’8 a Ula Tirso con la cantante statunitense, dotata di una straordinaria estensione vocale, Diane Schuur. La serata si tiene in occasione della tradizionale festa de “Son Cannisones” (tipica pasta locale). Il 9, a Nughedu Santa Vittoria, sale alla ribalta il giovanissimo King Glyk con il suo trio. Il concerto si inserisce all’interno di un ampio progetto turistico di accoglienza diffusa, denominato Nughedu Welcome. A Neoneli, il 10, l’appuntamento è con il chitarrista Stanley Jordan, il batterista Billy Cobham e il bassista Cristian Gàlvez. La volata finale di Dromos 2017 è a Nureci, dove dal 13 al 15 sono in programma tre giorni di “Mamma Blues”. A inaugurare la rassegna, il 13, sarà Lucy Woodward, il 14 sarà la volta di Eric Bibb e ad animare la serata di ferragosto saranno i Bixiga 70. In apertura del trittico di Nureci, spazio al bluesman sardo Vittorio Pitzalis, mentre la serata del 14 sarà aperta dal gruppo oristanese Bues Talles, il 15 invece la proposta musicale per il pubblico arriverà dai Country’s Cousins.

NON SOLO MUSICA. “Dromos” non è solo musica, ma anche mostre e appuntamenti culturali di grande spessore. Le arti visive trovano importanti spazi nel cartellone predisposto dagli organizzatori. Due gli eventi espositivi in programma a Oristano, in collaborazione con l’associazione Askosarte e curati da Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu. Alla Pinacoteca comunale Carlo Contini “The Brig”, che vedrà la partecipazione di artisti del panorama isolano, nazionale e internazionale (tra questi il finlandese Juha Arvid Helminen, autore della fotografia scelta come immagine del manifesto del festival), nella quale saranno affrontate, con il linguaggio dell’arte appunto, le tematiche legate alle nostre prigioni: quelle mentali, prima di quelle fisiche. Alla ricerca artistica, quindi, in questo caso, viene devoluto il compito di raccontare una forma di detenzione che non necessita di un reato, ma che comunque contribuiscono a schiavizzare l’uomo.

L’Hotel Mistral 2, invece, ospiterà “Identity Bodies”, esposizione che ruota intorno al tema del corpo, luogo privilegiato di conflitto e di controllo sociale. Segni d’arte anche nella scenografia che accompagnerà i concerti, che è stata realizzata da Mattia Enna.

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