La Nuova Sardegna

Trent’anni di emozioni La musica dei Tazenda 

di Andrea Musio
Trent’anni di emozioni La musica dei Tazenda 

Ricordi, canzoni e commozione ieri all’Arena Sant’Elia  

19 giugno 2017
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CAGLIARI. Trent’anni di Tazenda. Senza nostalgia e tanta consapevolezza di aver essere stati una parte importante della storia della musica rock nazionale ed ancora oggi pronti a continuare con perseveranza su una strada segnata da grandi successi, una miriade di soddisfazioni, un radicale cambiamento di formazione ed una grande tragedia che li ha colpiti nell’intimità più profonda che avrebbe potuto minare la stessa esistenza del gruppo ma che invece li ha resi più forti e determinati.

I Tazenda sono musica ma anche persone. E’ stato emozionante vederli come tali ieri sera, per la data conclusiva della manifestazione “Più Tua Cagliari”, iniziativa organizzata nel capoluogo da “Il Gioco del Lotto”. Un sentimento ricambiato nel vedere l’Arena Sant’Elia gremita di fan, di tutte le età. Chi li segue sin dalla partecipazione, nel lontano 1988, a “Gran Premio” presentato da Pippo Baudo, ma anche chi ha imparato ad apprezzarli più di recente.

Singole persone capaci però di diventare una entità compatta quando suonano e cantano i brani che hanno fatto dei Tazenda un punto saldo della cultura musicale sarda. Un concerto coinvolgente che ha annullato le distanze tra il palco e la platea. Una traversata nella storia fatta di musica, racconti e tanti aneddoti. Momenti forti che fanno stringere il cuore, divertenti in alcuni frangenti con un pubblico entusiasta che si è lasciato guidare, idealmente preso per mano, in quel viaggio fantastico sul pianeta Tazenda. Cuore e muscoli nell’esecuzione della scaletta composta da ben 22 brani, momenti salienti della formazione capitanata da Gino Marielli e Gigi Camedda.

Brani naturalmente inclusi nella raccolta antologica “Sistoria”, pubblicata dalla Sony a ottobre dello scorso anno e composta da 3 cd per un totale di 52 brani. Accolti sul palco da un lungo applauso i Tazenda ringraziano con la potente interpretazione di “Procurad’e moderare” seguita da “No la giamedas Maria” ed ancora “Preghiera semplice”. Avanti ed indietro nel tempo con le canzoni che si alternano ai racconti personali di fatti accaduti dietro le quinte, in studio di registrazione e nella vita di tutti i giorni. Ricordi vividi ed altri sbiaditi riprendono colore e rendono partecipi i fan come si fa con i membri della famiglia. Non potevano certo mancare toccanti momenti in ricordo di Andrea Parodi e la sua figura come cantante ma ancora di più Parodi l’uomo e l’amico. I passaggi più importanti da Coro degli Angeli, la lunga leadership a tre della band, l’uscita dal gruppo ed il ritorno negli ultimi anni.

Un nodo alla gola accompagna le note di “Grazias a la vida”. Tante le avventure anche nel periodo in cui Beppe Dettori ha ricoperto il ruolo di frontman ed ancora la carismatica presenza di Nicola Nite, attuale cantante. Scorrono veloci “Domo mia”, “Mamojada”, “Nanneddu” ed ancora “Pitzinnos in sa gherra”, “No potho reposare” per chiudere con la canzone più fortunata dei Tazenda “Spunta la luna dal monte”. Un lungo applauso del gruppo vale come un caldo abbraccio per la formazione sul palco che ne fa tesoro e lo porterà fino alla prossima data del “Tazenda History tour” sabato 24 a Ittiri e il 25 a Siniscola.

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