La Nuova Sardegna

“Figuras3Mostre” tra migrazioni e diritti civili 

 “Figuras3Mostre” tra migrazioni e diritti civili 

Nell’ex Biblioteca Universitaria le fotografie di Antonio Mannu, Salvatore Masala e Marco Ceraglia 

19 giugno 2017
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SASSARI. Tante le persone che hanno già visitato “Figuras3Mostre”, il suggestivo spazio dell'ex Biblioteca Universitaria, un luogo espositivo prestato dall'ateneo alla città a cui, a parere di molti, sia l'Università che Sassari non dovrebbero rinunciare. Al piano basso della biblioteca, tra antichi scaffali lignei, è stata allestita l’esposizione “Migrazioni – I Sardi nel mondo”, che apre la vasta serie di fotografie. Oltre 50 immagini che raccontano la vita ed il lavoro di persone nate in Sardegna, o con origini nell'isola, ritratti concepiti senza alcuna sceneggiatura, eseguiti accompagnando i soggetti nella loro quotidianità. Il lavoro fotografico, realizzato da Antonio Mannu, nasce dal progetto “Migrazioni – in viaggio verso i migranti di Sardegna”, una ricerca sulla migrazione sarda portata avanti dall'Associazione Ogros. Oltre sei anni di lavoro, durante i quali sono state raccolte le testimonianze di più di 170 persone, incontrate in 21 paesi diversi di quattro continenti. Della migrazione dei sardi, e della migrazione in generale, si è parlato nei giorni scorsi nell'Aula Magna dell'ateneo. Con Antonio Mannu hanno discusso del tema il magistrato Gianni Caria, autore del romanzo "La badante di Bucarest" e l'artista di San Gavino Monreale Giorgio Casu, che da diversi anni vive a New York.

“Figuras3Mostre” è un evento si pone nell'ottica di dare vita a momenti di incontro e riflessione, che diano senso e contenuto alla proposta espositiva. Che, al piano basso dell'ex Biblioteca, prosegue con “Mestieri” di Salvatore Eligio Masala, opera appassionata dedicata alla città di Sassari e al suo circondario, ad un mondo, oggi quasi scomparso, fatto di artigiani, agricoltori, cavallanti, venditori e commercianti. Un progetto fotografico nato dalla fascinazione dell'autore per questi ambiti lavorativi, 52 fotografie in bianco e nero, dense e delicate.

Marco Ceraglia ha invaso, invece, il piano alto con il suo “L’urlo, una riabilitazione impossibile”, immagini realizzate nelle colonie penali di Mamone, Isili ed Is Arenas e, dopo la dismissione, nel carcere sassarese di San Sebastiano e a Cagliari a Buoncammino. Allestite in modo evocativo, le fotografie affollano uno spazio che appare pensato per ospitarle. Figuras3Mostre è aperta sino al 24 giugno tutti i tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18 e 45. Sabato dalle 16 alle 18 e 45.

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