La Nuova Sardegna

L’antica locomotiva che corre verso il mare: fascino intramontabile 

di Tamara Peddis
L’antica locomotiva che corre verso il mare: fascino intramontabile 

Nel Sulcis dalle miniere alle spiagge sfreccia la mitica “740.423” Fu costruita quasi cento anni fa nelle Officine Romeo di Saronno

17 giugno 2017
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Viaggiare su un treno a vapore degli anni Venti e percorrere itinerari immersi nel verde alla scoperta della Sardegna più autentica. Sono i viaggi che l’associazione “Treni storici Sardegna vapore” propone da quasi dieci anni a bordo della locomotiva d’epoca “740. 423” costruita nelle Officine Nicola Romeo di Saronno nel 1923. Si tratta di uno dei cinque esemplari rimasti in Italia dopo la sostituzione degli altri sistemi di trazione permessi dai progressi della tecnologia. Sono diversi gli itinerari proposti da Sardegna Vapore con partenza da Cagliari: le miniere del Sulcis Iglesiente, il castello di Sanluri e la sagra dello zafferano a San Gavino Monreale nel Medio Campidano, lo spettacolo della Sartiglia ad Oristano, l'area archeologica di Barumini e la dorsale sarda che dal capoluogo arriva fino a Golfo Aranci, la zona conosciuta per il mare color smeraldo. Oltre ai sardi ci sono anche inglesi, tedeschi e svizzeri tra i turisti più assidui di questi viaggi in stile Orient Express. «L'obiettivo di Sardegna Vapore – dice Marino Piu, in pensione dopo quarant'anni di lavoro come capotreno e consigliere dell’associazione – è quello di recuperare, preservare e valorizzare il patrimonio ferroviario, incentivare il turismo nell’isola, tenere viva la memoria del passato e trasmetterla alle nuove generazioni».

Il treno è il mezzo di trasporto che rievoca al meglio la dimensione del viaggio dove lo spazio scorre lento e conquista la vista. Con macchine fotografiche e lo sguardo fuori dal finestrino i turisti ammirano territori che profumano di macchia mediterranea e tra la densa vegetazione vedono scorrere nuraghi, antichi borghi, laghi e colline. L’associazione sarda Treni storici Sardegna vapore conta circa cinquecento iscritti ed è stata fondata nel 2000. Animati da una forte passione comune, i soci e volontari hanno cercato di recuperare la memoria storica delle ferrovie e la loro attenzione si è concentrata sul recupero della locomotiva 740.423, ancora in buona condizioni, al fine di utilizzarla, con la collaborazione Fondazione Fs Italiane, per trasportare i turisti da un capo all’altro della Sardegna. Oltre alla locomotiva sono state restaurate anche alcune carrozze che risalgono al 1908 e un vecchio bagagliaio. Nel 2006 il treno era pronto per viaggiare sui binari della storia e della cultura isolana. Da allora l’associazione non si è mai fermata regalando la visione di scenari naturali a chi cerca svago ed emozioni.

«In ogni viaggio – spiega Piu – dobbiamo avere almeno 150 prenotazioni, altrimenti non rientriamo nelle spese, purtroppo l’itinerario programmato per lo scorso 28 maggio con il Treno delle Miniere nel tra Carbonia e Narcao nel Sulcis iglesiente, come non succedeva da anni, è saltato, ma l’associazione si prepara adesso per l'autunno quando terminerà la stagione antincendi e allora il treno potrà ripartire per i diversi itinerari». La locomotiva 740.423 non passa mai inosservata quando sosta nelle stazioni, perché sbuffa e fischia al suo arrivo e anche il momento del rifornimento di acqua e carbone diventa uno spettacolo da immortalare in tutte le sue fasi. «Il viaggio con i treni storici suscita molto interesse – precisa Marino Piu – noi lavoriamo con grande passione, ma è chiaro che abbiamo bisogno di un sostegno anche per quanto riguarda la comunicazione e la promozione, molti infatti non sanno che esiste Sardegna Vapore che organizza itinerari nell'Isola con i treni d'epoca».

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