La Nuova Sardegna

Gramsci, la necessità del pensiero 

Gramsci, la necessità del pensiero 

Esce da Feltrinelli una nuova biografia del leader comunista firmata da Angelo D’Orsi

17 giugno 2017
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A ottantanni dalla morte capire la vita e la vicenda intellettuale di Antonio Gramsci può ancora servire per capire il mondo in cui viviamo, o per provare a rimetterlo in discussione.

“Gramsci. Una nuova biografia” (Feltrinelli, 387 pagine, 22 euro) di Angelo D’Orsi è un volume scritto alla luce delle acquisizioni documentali degli ultimi due decenni. Una biografia che è attenta soprattutto agli aspetti intellettuali e politici della complessa personalità di Gramsci, ma non trascura l’universo affettivo in cui si colloca la breve esistenza del leader cominista.

Il libro, diviso in quattro parti, ciascuna corrispondente a un ben preciso periodo della vita di Gramsci, si snoda secondo una narrazione lineare ma che mostra di volta in volta le riprese che Gramsci farà in epoche successive di spunti che lancia nei diversi periodi, tra la Sardegna natia e la Torino dove scoprirà la classe operaia e la grande industria, tra la militanza nel Psi e quella successiva nel Partito comunista che contribuirà a fondare, tra comunismo italiano e sovietico, tra Togliatti, Bordiga e Stalin, tra le sofferenze fisiche e quelle spirituali, tra le poche vittorie e le molte sconfitte.

Il libro di D’Orsi è rivolto tanto agli studiosi quanto a coloro che di Gramsci sanno a malapena il nome, in un tentativo di farlo conoscere agli uni e farlo rimeditare dagli altri, nella convinzione da cui l'autore è animato che Gramsci sia oggi terribilmente inattuale (in quanto lontanissimo dai modelli dominanti dell’agire dei politici ma anche di quello degli intellettuali), ma nel contempo drammaticamente necessario.

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