Bèla Tarr ospite del Sardinia Film Festival
di Fabio Canessa
Il regista ungherese autore di “Satantango” terrà una masterclass il 29 giugno, giornata che sarà dedicata alle sue opere
15 giugno 2017
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SASSARI. In un festival di cortometraggi, un regista noto in tutto il mondo soprattutto per un film fiume tra i più importanti della storia del cinema. Certo ridurre Béla Tarr a quella meravigliosa maratona di oltre sette ore rappresentata da “Satantango” è poco. Nella sua filmografia non mancano altri capolavori (dalla durata più normale), uno dei quali, “Le armonie di Werckmeister”, verrà proiettato ad Alghero la sera del 29 giugno negli spazi de Lo Quarter. Sarà presente anche il grande regista ungherese, superospite della dodicesima edizione del Sardinia Film Festival in programma da lunedì 26 giugno a sabato 1° luglio.
A lezione da un maestro. Il concorso internazionale di corti organizzato dal Cineclub Sassari si sposta quest'anno ad Alghero. Novità quella della location accompagnata da una serie di iniziative collaterali alle proiezioni dei brevi film selezionati nelle diverse categorie tra le quali si divide il festival. Tra queste iniziative spicca la masterclass di Béla Tarr (per prenotare il posto scrivere a cineclubsassari@gmail.com) in programma il 29 giugno, giornata che sarà interamente dedicata al regista. Un sogno per ogni appassionato di cinema poter vedere da vicino e ascoltare un gigante della settima arte come l'autore ungherese che si è ritirato dalle scene nel 2011 con “Il cavallo di Torino” (Orso d'argento a Berlino) dopo una carriera dietro la macchina da presa trentennale, segnata da uno stile codificato nel tempo con l'uso di lunghi piani sequenza e la scelta del bianco e nero.
Produzione e fotografia. Non solo il grande regista ungherese. Il Sardinia Film Festival, in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission e la Fondazione Meta di Alghero, organizza altre due masterclass con personaggi del mondo cinematografico. Il 27 giugno alle 18 aprirà le danze Gianluca Arcopinto, lungimirante e coraggioso produttore che si è spesso distinto per il sostegno a opere prime. Produttore dell’anno 2010 Fice (Federazione italiana cinema d'essai), ha vinto il Globo d’oro nel 2008 con “Sonetàula” di Salvatore Mereu. È autore inoltre del libro “Un fiume in piena. Storie di un’altra Scampia”. Il giorno dopo, il 28 giugno, sarà la volta del direttore della fotografia Giuseppe Lanci. Stretto collaboratore di Marco Bellocchio, Nanni Moretti e dei fratelli Taviani, dal 2014 è coordinatore e tutor del corso di fotografia al Centro sperimentale di cinematografia a Roma. Quest'anno è uscito il libro curato da Monica Pollini e Laura Delli Colli “La luce come emozione. Conversazione con Giuseppe Lanci” che parla della sua vita, dalla sua formazione all'esperienza di operatore di macchina sino ad arrivare a quella di docente.
Anteprima a Sassari. In attesa della settimana algherese, il festival parte però con due giorni di proiezioni all’Accademia delle Belle Arti di Sassari. Con un'anteprima dedicata alle sezioni VideoArt ed Experimental. Oggi e domani, dalle 17.30, l'aula magna in via Duca degli Abruzzi ospiterà le proiezioni dei cortometraggi selezionati. Un totale di ventisette opere che saranno sottoposte alla valutazione di una giuria formata dagli studenti del corso di Cinematografia dell'Accademia intitolata a Mario Sironi, sempre più aperta al cinema e in particolare al linguaggio sperimentale che permette la settima arte. «Per la nostra Accademia - sottolinea la direttrice Paola Pintus - questa collaborazione è importante perché permette agli studenti che partecipano agli stage esterni, di fare interessanti esperienze nell'organizzazione di eventi in un ambito cinematografico di grande impatto e di provenienza eterogenea». E a proposito di provenienza, da ricordare come siano quattordici i Paesi rappresentati in questa anteprima: nove lavori italiani, quattro francesi, due spagnoli e due tedeschi, altri provenienti da Malesia, Portogallo, Ungheria, India, Svizzera, Cuba, Usa, Canada, Iran e Giappone.
A lezione da un maestro. Il concorso internazionale di corti organizzato dal Cineclub Sassari si sposta quest'anno ad Alghero. Novità quella della location accompagnata da una serie di iniziative collaterali alle proiezioni dei brevi film selezionati nelle diverse categorie tra le quali si divide il festival. Tra queste iniziative spicca la masterclass di Béla Tarr (per prenotare il posto scrivere a cineclubsassari@gmail.com) in programma il 29 giugno, giornata che sarà interamente dedicata al regista. Un sogno per ogni appassionato di cinema poter vedere da vicino e ascoltare un gigante della settima arte come l'autore ungherese che si è ritirato dalle scene nel 2011 con “Il cavallo di Torino” (Orso d'argento a Berlino) dopo una carriera dietro la macchina da presa trentennale, segnata da uno stile codificato nel tempo con l'uso di lunghi piani sequenza e la scelta del bianco e nero.
Produzione e fotografia. Non solo il grande regista ungherese. Il Sardinia Film Festival, in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission e la Fondazione Meta di Alghero, organizza altre due masterclass con personaggi del mondo cinematografico. Il 27 giugno alle 18 aprirà le danze Gianluca Arcopinto, lungimirante e coraggioso produttore che si è spesso distinto per il sostegno a opere prime. Produttore dell’anno 2010 Fice (Federazione italiana cinema d'essai), ha vinto il Globo d’oro nel 2008 con “Sonetàula” di Salvatore Mereu. È autore inoltre del libro “Un fiume in piena. Storie di un’altra Scampia”. Il giorno dopo, il 28 giugno, sarà la volta del direttore della fotografia Giuseppe Lanci. Stretto collaboratore di Marco Bellocchio, Nanni Moretti e dei fratelli Taviani, dal 2014 è coordinatore e tutor del corso di fotografia al Centro sperimentale di cinematografia a Roma. Quest'anno è uscito il libro curato da Monica Pollini e Laura Delli Colli “La luce come emozione. Conversazione con Giuseppe Lanci” che parla della sua vita, dalla sua formazione all'esperienza di operatore di macchina sino ad arrivare a quella di docente.
Anteprima a Sassari. In attesa della settimana algherese, il festival parte però con due giorni di proiezioni all’Accademia delle Belle Arti di Sassari. Con un'anteprima dedicata alle sezioni VideoArt ed Experimental. Oggi e domani, dalle 17.30, l'aula magna in via Duca degli Abruzzi ospiterà le proiezioni dei cortometraggi selezionati. Un totale di ventisette opere che saranno sottoposte alla valutazione di una giuria formata dagli studenti del corso di Cinematografia dell'Accademia intitolata a Mario Sironi, sempre più aperta al cinema e in particolare al linguaggio sperimentale che permette la settima arte. «Per la nostra Accademia - sottolinea la direttrice Paola Pintus - questa collaborazione è importante perché permette agli studenti che partecipano agli stage esterni, di fare interessanti esperienze nell'organizzazione di eventi in un ambito cinematografico di grande impatto e di provenienza eterogenea». E a proposito di provenienza, da ricordare come siano quattordici i Paesi rappresentati in questa anteprima: nove lavori italiani, quattro francesi, due spagnoli e due tedeschi, altri provenienti da Malesia, Portogallo, Ungheria, India, Svizzera, Cuba, Usa, Canada, Iran e Giappone.
