La Nuova Sardegna

A Mamoiada serate di concerti e teatro 

A Mamoiada serate di concerti e teatro 

Nel centro barbaricino c’è “Archeomusicando”. Oggi sul palco i Cordas et Cannas

10 giugno 2017
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MAMOIADA. Archeologia, musica, teatro. Torna per la sesta edizione “Archeomusicando”, rassegna organizzata dall’associazione Atzeni con il patrocinio del comune di Mamoiada. Un lungo fine settimana, iniziato già ieri, che ha come obiettivo quello di promuovere il patrimonio archeologico sardo attraverso la contaminazione artistica: una maniera alternativa di vivere quei siti che sono parte della storia dell’isola e che molto spesso non sono conosciuti e valorizzati adeguatamente. La manifestazione propone concerti, performance e suggestioni poetiche, combinandoli anche con attività collaterali capaci di agevolare la scoperta e riscoperta dei luoghi della memoria con escursioni, degustazioni di vini (a cura dell’associazione Mamojà), convegni. Tra le novità di questa edizione le rievocazioni nuragiche allestite dall’associazione culturale Memoriae Milites.

La manifestazione è stata inaugurata ieri con la tavola rotonda “Shardana, Atlantide, Tsunami: onde e teorie anomale” a cura di Giacobbe Manca, coordinata dall’archeologa Viviana Pinna, con gli interventi del sindaco di Mamoiada Luciano Barone, del presidente dell’associazione Atzeni Alessandro Gungui e della direttrice artistica dell’iniziativa Giuditta Sireus.

Cuore dell’evento gli spettacoli della sera, aperti ieri dall’esibizione a Sa Perda Pintà di Moses Concas, talento dell'armonica e del beatbox che l’anno scorso ha vinto “Italia's Got Talent”. Stasera è invece in programma, alle 21.30 alle Domus de Janas di Sa ‘e Matzotzo, il concerto dei Cordas et Cannas, storico gruppo che non ha bisogno di presentazioni. Domani, stesso luogo e orario, a chiudere la manifestazione la nuova performance teatrale-sperimentale firmata da Itinerari teatralizzati dal titolo “Stoicheia. La storia dei quattro elementi”.

Lo spettacolo, ideato e diretto da Giuditta Sireus, mette insieme Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, Boes e Merdules di Ottana e Sos Thurpos di Ottana. Sono infatti le maschere della tradizione, come simbolo degli elementi (fuoco, aria, acqua, terra), protagoniste di questo progetto basato sulla teoria della creazione e della disgregazione del mondo e delle cose, elaborata da Eraclito e Parmenide, studiata da Empedocle e ripresa da filosofi successivi come Platone, il quale riunisce i quattro elementi in un’unica parola: stoicheia. (f.c.)

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