La Nuova Sardegna

In un romanzo le paure di chi soffre di autismo 

di Grazia Brundu
In un romanzo le paure di chi soffre di autismo 

L’autore Alessandro Muroni presenta a Cagliari, Alghero e Sassari il suo “All’ombra della pensilina”

07 giugno 2017
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SASSARI. Se lo chiedono tutti i genitori di bambini con problemi di autismo: «Come sarà la sua vita quando non ci saremo più?». Il pensiero che il proprio figlio sia costretto a lasciare la casa dove ha sempre vissuto, e dove lo spazio è rassicurante e immutabile, per trasferirsi in un istituto di cura, magari accogliente ma più spesso asettico e impersonale, è di quelli che non fanno dormire la notte. Lo sconforto, però, non serve a niente. Meglio trasformare la preoccupazione, legittima E assolutamente comprensibile, in determinazione a difendere il diritto delle persone autistiche a ricevere assistenza nella propria casa. Nasce da questa volontà il romanzo “All’ombra della pensilina” (Arkadia), che l’autore Alessandro Muroni presenta stasera alla Libreria Ubik di Cagliari (alle 18). E poi come anteprima del Festival Abbabula, venerdì alle 18.30 ad Alghero (Libreria Cyrano) e sabato, alla stessa ora, a Sassari da Koiné.
Alessandro Muroni, sassarese di stanza a Cagliari, è al suo primo romanzo ma ha in curriculum anche la musica, con il gruppo Charme de Caroline e la composizione di colonne sonore per spettacoli teatrali. Musica e teatro, insieme alla letteratura, sono gli ingredienti fondamentali di quello che è ormai diventato il “Progetto Pensilina”, e che ad agosto si arricchirà di un compact disk realizzato da Charme de Caroline con Rossella Faa, Claudia Crabuzza, Alessandro Carta. E, più avanti, di uno spettacolo teatrale con l’attore Fausto Siddi. Mentre la veste grafica della pagina Facebook del progetto è stata realizzata dal fumettista e illustratore Daniele Serra.
L’idea è raccogliere fondi per “Diversamente Onlus”, a cui sono destinati anche i diritti d’autore del libro. Muroni è membro dell’associazione cagliaritana che tutela i diritti delle persone autistiche e conosce per vicinanza familiare le difficoltà legate a questa sindrome, che viene diagnosticata nei primissimi anni di vita e dalla quale non si guarisce mai. Proprio per questo sa che «ogni persona autistica è diversa dall’altra, ha caratteristiche che appartengono solo a lei, al di là di tratti comuni come la difficoltà ad interagire con gli altri e i comportamenti ripetitivi».
“All’ombra della pensilina” non è una descrizione obiettiva dell’autismo. È, piuttosto, un tentativo di immedesimazione, attraverso la prospettiva poetica del monologo interiore. Forse per questo ha attirato l’attenzione del poeta Umberto Piersanti, presidente del Centro mondiale di poesia e cultura “Giacomo Leopardi”, che ne ha firmato la postfazione. Il protagonista del romanzo è Luigi, 49 anni e un rapporto privilegiato con gli elettrodomestici, che considera i suoi amici più cari. Anzi gli unici, da quando sono morti «la donna che conoscevo», sua madre, e «l’uomo che fumava», suo padre, gli unici affetti che ha avuto, e adesso passa il tempo a guardare il mondo da sotto la pensilina di un autobus. «Luigi fa un grande sforzo per farsi capire e le persone che lo possono capire a loro volta devono fare un grande sforzo per accoglierlo – racconta Muroni –, in realtà vuole solo rimanere una persona con autismo che viene assistita a casa sua, nella casa che i genitori hanno costruito per lui, nella casa in cui si trova protetto, a suo agio».
Esattamente quello che vogliono, per il futuro dei propri figli, i genitori di qualsiasi bambino autistico. La legge italiana, però, non contempla l’assistenza domiciliare per le persone autistiche adulte che non hanno più una famiglia. Sono previsti, invece, solo centri specializzati. Per ovviare a questa situazione “Diversamente Onlus” ha in progetto, dal 2013, la costruzione di un villaggio che – si legge nel sito – raggruppi più famiglie che decidano di condividere i servizi per i propri figli garantendo loro un ambiente sicuro e al contempo libero. Ma «è solo un punto di partenza – precisa Muroni - Il nostro scopo non è creare delle riserve per le persone autistiche ma arrivare, un giorno, ad ottenere il pieno riconoscimento della dignità del singolo, e il diritto a vivere e ad essere assistiti a casa propria».
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