La Nuova Sardegna

Gesuino Némus, Sardegna in giallo

Gesuino Némus, Sardegna in giallo

Lo scrittore racconta il suo “Ora pro loco”, incontro con i lettori martedì prossimo a Sassari

27 maggio 2017
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[LUOGO]SASSARI
Martedì 30 maggio, dalle 17,30 nella Biblioteca comunale, la “comunità di lettori” di Lìberos presenta Gesuino Némus e il suo nuovo romanzo: “Ora pro loco” (Elliot). A coordinare l’incontro sarà Lalla Careddu.
Per il festival itinerante Éntula, organizzato da Lìberos, il pluripremiato scrittore di Jerzu propone un nuovo giallo ambientato ancora a Telévras, l’ormai mitico villaggio dell’entroterra sardo dove si sono dipanate le precedenti storie raccontate da Gesuino Nemus: “La teologia del cinghiale” – vincitore del Campiello e di altri numerosi premi letterari – e “I bambini sardi non piangono mai”.
In “Ora pro loco” a fare da scenario al giallo sarcastico di Némus è una terra devastata dallo spopolamento e dall’abbandono scolastico, dove un gruppo di disoccupati cronici decide di ricreare una realtà da cartolina che possa compiacere i turisti.
Nuraghi trasformati in squallidi motel senza uso bagno; pecorino con i vermi, femmine tettute e baffute, velenosissimo miele d’oleandro, cannonau tagliato con la varechina e mirto corretto alla cicuta diventano così le adrenaliniche attrazioni per gitanti garruli e festosi. L’enclave di Telévras sembra rinascere e la comunità vive nella speranza che un imprenditore venuto dal Continente apra una fabbrica di pannolini e dia, finalmente, lavoro a tutti. Ma nella sarabanda di finti sequestratori, banditi violenti, parricidi e innominabili incesti, va a finire che ci scappa davvero il morto, mentre le indagini dei carabinieri si avviano per i soliti, tortuosi sentieri della mentalità degli abitanti di Telévras.
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