La Nuova Sardegna

Gli alberghi sardi che risparmiano anidride carbonica

di Giampaolo Meloni
Gli alberghi sardi che risparmiano anidride carbonica

La catena di Muntoni e Peru alimentata al 100% con fonti rinnovabili E dentro i villaggi ci si sposta soltanto utilizzando veicoli elettrici

20 maggio 2017
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di Giampaolo Meloni

Una vacanza tutta ecologica, con l’imperativo del rispetto ambientale e sostenuta esclusivamente da elementi naturali. È la nuova formula dell’ospitalità sarda realizzata dalla Delphina Hotels & Resorts, una catena con il cuore ad Aggius, nella Sardegna del nordest e la regia a Palau, che oggi è la prima catena albeghiera italiana (e l’unica dell’isola) con attività retta da sole energie rinnovabili e sistemi di trasformazione a basso impatto ambientale.

«Certo – spiegano i manager del gruppo – l’investimento è stato importante, l’energia ha un costo superiore, ma la nostra autonomia gestionale e la qualità della nostra capacità ricettiva è decisamente più alta».

Un contratto con un consorzio nazionale di produttori e fornitori di energia verde permette al gruppo di alimentare al cento per cento da fonti rinnovabili la sede centrale, i dodici hotel, i residence e le ville della catena diffuse nella costa settentrionale da Alghero a Santa Teresa di Gallura, dalla Valle dell’Erica all’Isola Rossa, a Badesi sino a Cannigione e Cala Capra. Luoghi incantevoli distesi tra Costa Smeralda, Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena e il Golfo dell’Asinara.

Il gruppo degli imprenditori Francesco Muntoni e Salvatore Peru nasce «dall’amore per la natura – spiegano – e raggiunge oggi un traguardo molto importante che si affianca alle “buone pratiche” del Protocollo “We are green” registrato da qualche anno. Insomma, anche la vacanza avrà un’anima eco».

I complicati calcoli di consumo energetico per assicurare il funzionamento dell’intero gruppo turistico, si risolve in un bilancio con pochi numeri di grande rilievo: quest’anno, ogni soggiorno acquistato corrisponderà a una quota di CO2 risparmiata. Le fonti rinnovabili e i sistemi di trasformazione a basso impatto ambientale, che riguardano anche le produzioni agricole e alimentari dirette, consentono a Delphina di risparmiare 3mila 536 tonnellate di Co2 all’anno, l’equivalente di quanto assorbono circa 25000 alberi piantati. Un sistema certificato da una garanzia di origine (GdO), documento introdotto a livello europeo dalla Direttiva 2001/77 CE.

«Scelte responsabili e lungimiranti – spiegano i manager del gruppo – messe in campo a sostegno dell’ambiente e adottate dalla progettazione delle strutture e poi estese alla fase gestionale e promozionale, con iniziative di tutela e valorizzazione del territorio».

La formula del risparmio energetico inizia con la costruzione delle strutture, tutti edifici di uno o due livelli, inseriti in armonia con la natura tra piante autoctone ed essenze locali, quelle preferite e spesso piantate con la realizzazione di aree verdi, sia perché si inseriscono meglio nel paesaggio e sia perché richiedono minore consumo idrico.

«Una linea guida che non è mai mutata nei 25 anni di vita del gruppo», e che comprende la progettazione di strutture che utilizzano il più possibile materiali del territorio: legno, ferro battuto, sughero lavorato da artigiani dei piccoli paesi».

Ma l’impegno per l’ambiente si realizza anche nell’attivit. à quotidiana: raccolta differenziata, prodotti eco-bio per la pulizia ordinaria, lo spegnimento automatico delle luci e climatizzatori.

Spostamenti all’interno dei resort solo con auto di servizio elettriche. Anche la carta è un bene prezioso e legato alla gestione responsabile delle foreste nel mondo: così le pubblicazioni e i cataloghi degli hotel e resort Delphina sono stampati con inchiostri mineral oil-free su carta di cellulosa ecologica certificata dallo standard Fsc (Forest stewardship council).

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