La Nuova Sardegna

SASSARI. Su il sipario. Il giorno del debutto di “Titu Andronicu. Sa mudadura” è arrivato. Stasera, alle 21 al Teatro Comunale di Sassari, la prima dell'opera diretta da Daniele Monachella.

Una versione in lingua sarda comune (la traduzione è di Mauro Piredda) del dramma giovanile di Shakespeare con protagonista il generale Tito Andronico che dopo aver sconfitto in battaglia i Goti, torna a Roma portando con sé la regina Tamora e i suoi tre figli come prigionieri. Per onorare la memoria dei soldati romani caduti in battaglia, Tito offre in sacrificio uno di questi, Alarbo. E intanto rinuncia al titolo di imperatore che vorrebbe dargli il popolo lasciandolo a Saturnino, figlio del sovrano da poco scomparso. Viene anche progettato il matrimonio tra il nuovo imperatore e Lavinia, figlia di Tito, che però segretamente si è già sposata con Bassiano, fratello di Saturnino. Quest'ultimo allora decide di sposare Tamora: una coppia unita dal desiderio di vendetta nei confronti della stirpe degli Andronico. Così, in sintesi, il primo atto della tragedia shakespeariana dalla quale è tratta l'opera prodotta da Mab Teatro, con il contributo della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del Cedac. Un adattamento che sposta l’azione dalla Roma Imperiale a un’isola, un non luogo che richiama idealmente la Sardegna secondo le intenzioni del regista sassarese che ha coinvolto in questo progetto tanti professionisti sardi.

Sul palco del Comunale ci saranno Vanni Fois, Fausto Siddi, Manuela Ragusa, Ludovica Sanna, Andrea Petrillo, Riccardo Lai, Roberto Pusceddu, Silvano Vargiu, Giaime Mannias, Valentina Sulas, Nicolò Columbano, Giampaolo Sanna, Gianluca Medas, Giampaolo Loddo e lo stesso Daniele Monachella. (f.c.)