La Nuova Sardegna

porto torres

Riportato alla luce un foro romano con mosaici e mura

di Emanuele Fancellu
Riportato alla luce un foro romano con mosaici e mura

PORTO TORRES. A Porto Torres si dice che ovunque scavi scopri qualcosa di bello. Stavolta, il forziere colmo di tesori dell’antica Colonia Iulia Turris Libisonis regala un prezioso mosaico. In bianco...

18 marzo 2017
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PORTO TORRES. A Porto Torres si dice che ovunque scavi scopri qualcosa di bello. Stavolta, il forziere colmo di tesori dell’antica Colonia Iulia Turris Libisonis regala un prezioso mosaico. In bianco e nero, per ora scoperto soltanto per una minima parte, poco più di un metro quadrato, con un motivo decorativo costituito da fiori a quattro petali lanceolati in nero su campo bianco, racchiusi in un cerchio, e bardati da un alternarsi di fasce bianche e nere. Petali che si caratterizzano per una particolarità: la presenza al centro di croci uncinate, motivo assai diffuso nell’antichità romana e non solo, con già un precedente in un pavimento turritano che oggi è esposto al museo Sanna di Sassari, seppur un po’ differente nella realizzazione e databile al II secolo d.C.

Il ritrovamento è avvenuto nel corso di un intervento d’archeologia preventiva nell’area a sud del Faro dove la Marina militare ha in progetto l’edificazione di un muro di recinzione. Dopo la scoperta di resti di strutture antiche sono intervenuti gli uomini della sede operativa turritana della Soprintendenza ai Beni Archeologici per dare indicazioni su come proseguire i lavori.

I tecnici, coadiuvati da quelli della Ales, hanno così cominciato le indagini: «Quella che sta emergendo è una struttura monumentale, probabilmente pubblica, con murature poderose, nella parte basale in opera quadrata di calcare, tecnica consueta a Porto Torres, in quelle superiori in opera incerta legata con buona malta di calce e sabbia, con ancora tracce d’intonaco» spiega la responsabile della Soprintendenza Gabriella Gasperetti.

La sorpresa è stata però tanta quando, nel fondo di una fossa di spoliazione d’età alto-medievale, è spuntato fuori il primo tratto di un mosaico con motivo molto simile a quello di un ambiente delle Terme Centrali» rivela Gabriella Gasperetti. Chiaramente, l’accordo tra Soprintendenza e la Marina è individuare una tecnica che consenta la realizzazione della recinzione preservando l’area delle strutture archeologiche.

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