La Nuova Sardegna

Andrea che fa ballare con gli occhi

di Simonetta Selloni
Andrea che fa ballare con gli occhi

Oristano, la malattia non ferma la session di musica di Dj Fanny dopo la Sartiglia

01 marzo 2017
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ORISTANO. «Ciao Oristano», il sintetizzatore vocale restituisce la voce a Andrea Turnu, che ha 29 anni ed è di Ales, e la voce l’ha ceduta alla Sla, la sclerosi laterale amiotrofica che in quattro anni s’è portata appresso anche ogni possibile movimento. Salvo gli occhi, mobilissimi, e l’energia a mille che funziona da teletrasporto dei pensieri e anima piazza Roma nella serata del dopo Sartiglia. Andrea è Dj Fanny: alle batoste della Sla ha risposto a colpi di musica, utilizzando Virtual dj, un software che riproduce due piastre e che ieri sera gli ha fatto fare una dj session. L’ha aperta con la canzone, “My window on the music”, che ha creato e che è possibile scaricare su ITunes, e il cui ricavato andrà a finanziare la ricerca sulla Sla.

Nel gazebo allestito dietro il palco, ieri Andrea è arrivato poco prima delle sette di sera. Lo hanno trasportato i volontari del soccorso di Ales, le sue inseparabili infermiere, il suo medico rianimatore Giuseppe Obinu. Quando è uscito dall’ambulanza, si è preso una sventola di applausi. Lui ha sorriso, perché l’altra cosa gentilmente lasciata dalla Sla è il sorriso. Nella piazza, il maxi schermo che rimandava immagini di Sartiglia e pariglie, dall’altra parte Andrea e la sua forza, gli amici con la birra e le pizzette e le zippole in mano, insomma, il mondo della normalità attorno a un dj e soprattutto attorno a un ragazzo di 29 anni. Le sorelle, la fidanzata Chiara, che da undici anni sta con lui. Fotografi, giornalisti: impossibile non chiedergli cosa pensi della scelta di Dj Fabo, andato a morire in Svizzera.

«Penso sia meglio non commentare, ognuno deve essere libero di decidere», dice lui, attraverso il sintetizzatore, attraverso Chiara, anche se è chiaro che la scelta di Andrea vada in senso diametralmente opposto. La Sla gli ha tolto i movimenti delle mani? Sono gli occhi a mixare la musica. Non può parlare? Il sintetizzatore lo fa per lui. E chi l’ha detto che non si possano fare le cose che si sono sempre volute fare? «Vi ringrazio tutti, sono qui perché fare queste cose mi piace», chiarisce Andrea-Fanny. E ribadisce: «non c’è nulla che non si possa fare se non si vuole». Pazienza se per la dj sessione bisogna attendere perchè tra sistemare lui, le luci per far funzionare il software che gli fa mixare la musica si perdono mezze ore, la stanchezza di questa uscita «la prima da un anno, eravamo un po’ preoccupati», ammette Chiara, sparisce quando entra “My window on the music”, la mia finestra sulla musica. Andrea mixa, i ragazzi ballano. Non ci si crede, è il bello della normalità.

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