Oggi a Cagliari dibattito sulla lingua sarda
CAGLIARI. Ormai da tanti anni si accavallano gli allarmi sulla scomparsa delle lingue nel mondo. L’Unesco e altri organismi internazionali ci presentano un futuro buio per la sopravvivenza della...
25 febbraio 2017
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CAGLIARI. Ormai da tanti anni si accavallano gli allarmi sulla scomparsa delle lingue nel mondo. L’Unesco e altri organismi internazionali ci presentano un futuro buio per la sopravvivenza della diversità linguistica, soprattutto nei paesi a più alta industrializzazione, l’Europa per prima, con le sue 80 lingue e più. A parte le lingue ufficiali dei singoli stati europei, infatti, le altre soffrono i mali tipici delle lingue che sono prevalentemente orali, di uso quasi riservato agli adulti, con pochissima pratica nei giovani e nei ragazzi. Come è il sardo oggi, nonostante i suoi mille anni di tradizione scritta.
Per riflettere su questi problemi, la ALSaLS / Assemblea de sa limba sarda e de de sas àteras limbas de Sardigna, ha chiamato a raccolta studiosi di rilievo e rappresentanti di organismi di promozione linguistica per oggi a Cagliari, nella Biblioteca metropolitana di Monte Claro, dalle 15.30 alle 19.15.
Apriranno i lavori Mario Carboni (Comitadu pro sa limba sarda) e Diegu Corràine (Sotziedade pro sa limba sarda). Il tema sarà: «Gli effetti della legge 482 del 1999 sulle 12 lingue dello stato italiano». Relatori sono Sergio Salvi – l’autore di “Le nazioni proibite”, “Le lingue tagliate” e “Patria e matria” – e Adriano Ceschia, lessicografo friulano e progatonista principale delle battaglie nazionalitarie della sua regione. A seguire, ci saranno gli interventi di Stefano Campus di Omnium Cultural di Alghero e, quindi, quelli di Michele Pinna per l’Istituto Bellieni, Antoni Garau per l’Altra cultura, Oresti Pili per Acadèmia de su Sardu, Joan Elies Pitarch, rappresentante del Governo catalano ad Alghero.
L’incontro di domani coincide con la “Giornata internazionale della lingua materna”, istituita dall’Unesco nel 2000.
