La Nuova Sardegna

La Sardegna antica in mostra a Firenze

La Sardegna antica in mostra a Firenze

Inaugurato ieri sera a Firenze il Salone internazionale dell’archeologia

17 febbraio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





FIRENZE. Con la cerimonia inaugurale nella Sala de' Cinquecento, a Palazzo Vecchio, ha preso il via, ieri sera a Firenze, la terza edizione di “tourismA”, il Salone internazionale dell'Archeologia che questa mattina apre i suoi saloni al pubblico nel capoluogo toscano.

Per il terzo anno consecutivo la Sardegna partecipa all'evento all'interno di un padiglione nel quale gli operatori di cinque importanti realtà isolane (nello specifico) Laconi, Perfugas, Alghero, Villagrande Strisaili e Irgoli, selezionati dall'editore Carlo Delfino - incaricato dagli organizzatori di rappresentare in esclusiva la Sardegna - promuoveranno il patrimonio archeologico e storico-artistico sardo. Tema centrale di quest'anno sono le statue-stele, con focus su un importante accordo che sarà sancito in questi giorni e che vedrà la Sardegna dentro una rete museale europea. Una scommessa tutta da giocare che proietterebbe l'isola su uno scenario internazionale. Le riproduzioni fedeli di quelle statue, manufatti ancora oggi avvolti nel mistero, sono esposte in questi giorni al Salone fiorentino grazie all'opera dello scultore oristanese Carmine Piras che da anni studia le tecniche di esecuzione della statuaria sarda antica.

Nel suo laboratorio di Oristano, negli ultimi anni, sono state realizzate, con la collaborazione dei figli Maria Paola e Salvatore, riproduzioni dei più importanti pezzi esposti nei musei dell'Isola. Per questa occasione, Piras ha realizzato la copia delle statue-menhir conservate nel museo della statuaria preistorica sarda, con sede a Laconi, e la riproduzione del guerriero di Bulzi, la cui testa è esposta nel museo di Perfugas. Si tratta di copie a grandezza naturale, di un metro e quaranta e due metri, che caratterizzano fortemente la sala sarda: «Ho usato un materiale sintetico leggero impiegato nell'esecuzione di modelli artistici - spiega lo scultore - in modo che il trasporto potesse essere agevole, ma normalmente lavoriamo su materiali originari come la pietra, l'ossidiana e il bronzo».

A Firenze è presente anche una riproduzione di un esemplare del celebre ciclo di Monte 'e Prama, un arciere, e una copia della particolare “dea con bambino”, che è conservata a Perfugas. Sculture singolari, eseguite con grande maestria, che catalizzeranno senz'altro l'attenzione delle migliaia di visitatori presenti, da stamattina a domenica, nel Palazzo dei Congressi sede di tourismA.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative