La Nuova Sardegna

Un corto di tre minuti per trovare spazio nel mondo del cinema

di Sabrina Zedda
Un corto di tre minuti per trovare spazio nel mondo del cinema

L’associazione Moviementu lancia il Premio Centottanta Un’iniziativa ideata per valorizzare i registi sardi esordienti

16 febbraio 2017
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CAGLIARI. Tre minuti per dare il meglio di sé e aggiudicarsi l’opportunità di lavorare nel mondo del cinema. Moviementu- Rete cinema Sardegna, l'associazione che raccoglie i lavoratori nell'isola della settima arte, lancia il “Premio Centottanta”, un concorso pensato per dare la possibilità di mostrare il proprio talento a chi ancora non è riuscito a emergere. Requisito per partecipare è presentare un'opera di durata non superiore ai 180 secondi ed essere sardi, o per lo meno vivere in Sardegna.

«Si tratta di una nuova avventura rivolta agli esordenti -spiega il regista Enrico Pau, tra le anime di Moviementu- Raccontare tutto in 180 secondi non è facile, ma il cinema offre tantissime possibilità per farlo». La partecipazione al concorso è aperta a tutte le opere, senza limiti di genere, formato o tecnica. E' essenziale che i corti non siano già stati presentati in grandi festival. I premi messi in palio sono numerosi, a testimonianza dell'entusiasmo e dell'interesse che il concorso ha creato tra i diversi enti e istituzioni del territorio coinvolti: si va dal Premio Moviementu (mille euro) al Premio Cineteca Sarda (altri mille euro), sino a una residenza artistica messa in palio da Sardegna Teatro, per arrivare alla summer school di una settimana nel camping Golfo dell'Asinara di Platamona, offerta dalla rivista on line Filmidee. Non è tutto: la Cineteca sarda offre anche un workshop di Color Correction Da Vinci, un'immersione nelle nuove tecnologie per il cinema a cui da qualche tempo l'istituzione guarda con grande interesse («Siamo gli unici in Italia in grado di digitalizzare qualunque formato televisivo», ha ricordato il direttore Antonello Zanda).

L'opportunità è ghiotta anche perché arriva in un territorio dal quale altrimenti sarebbe necessario emigrare per specializzarsi: «Molti giovani che vogliono lavorare nel cinema devono spostarsi per fare esperienza – spiega il filmaker Alberto Diana, dell’Ufficio giovani di Moviementu – Alcuni decidono di non tornare. Non ci si può però permettersi di ignorare i nostri talenti. Al contrario: vanno sostenuti». Dello stesso avviso è il regista Giovanni Colombu che ricorda come tra le diverse arti quella cinematografica, per via degli sforzi economici che richiede, è tra le più costose tanto da essere chiamata “industria”: «Per questo – dice – tanti giovani talenti che potrebbero affacciarsi a questo mondo non riescono a farlo, mentre invece avrebbero il diritto, ma anche il dovere, di mostrare a tutti quello che sanno fare».

Per partecipare al concorso c’è tempo sino al 15 aprile. I dieci migliori lavori, selezionati da una giuria specializzata, saranno proiettati al Cinema Odissea di Cagliari. Per informazioni si può consultare il sito web premiocentottanta.wixsite.com. Il Premio è anche su Facebook e Instagram nelle pagine Premiocentottanta.

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