La Nuova Sardegna

Selvaggia Lucarelli a processo per le foto di Elisabetta Canalis “rubate”

Selvaggia Lucarelli
Selvaggia Lucarelli

Le richieste del pm per la vicenda delle immagini scattate nel 2010 alla festa per il 32esimo compleanno della showgirl sassarese nella villa di George Clooney

31 gennaio 2017
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MILANO. Una serie di «evidenze tecniche, non scalfite dai consulenti di parte, oltre a una serie di sms e mail» provano il furto, allo scopo di venderle, delle foto scattate nel 2010 alla festa per il 32esimo compleanno di Elisabetta Canalis nella villa comasca di George Clooney. Lo ha spiegato il pm di Milano Grazia Colacicco, che oggi ha chiesto che i blogger Gianluca Neri, Selvaggia Lucarelli e Guia Soncini, accusati di avere rubato segreti e immagini a personaggi dello spettacolo attraverso presunti accessi abusivi nei loro account di posta elettronica, vengano condannati, rispettivamente, a un anno e due mesi, a un anno, e a dieci mesi di reclusione.

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L’inchiesta era nata dalla denuncia di sottrazione di un set di immagini – scattate quasi 7 anni fa alla festa per i 32 anni dell’ex fidanzata di Clooney – presentata da Felice Rusconi, marito della showgirl Federica Fontana. Foto che, secondo l’accusa, sarebbero state sottratte in modo fraudolento per tentare di essere poi rivendute, alla cifra di 120 mila euro, al settimanale “Chi”. Secondo il pm, mentre Soncini era coinvolta «dal punto di vista morale, ma senza il dolo specifico», sia Lucarelli sia Neri hanno partecipato «attivamente» alla tentata vendita delle foto.

Per il compleanno di Elisabetta Canalis Felice Risconi scattò 191 fotografie che poi inviò via email agli invitati a Villa Oleandra. «L’interno della villa fino a quel momento non era mai stata fotografato – ha spiegato il pm Colacicco – e quegli scatti avevano anche un notevole valore commerciale per le riviste di gossip». Per questo gli imputati, secondo la Procura, una volta entrati in possesso delle immagini, che avrebbero ottenuto “hackerando” l’accesso all’account di posta di Risconi, avrebbero tentato di venderle tramite il fotografo Giuseppe Carriere al settimanale “Chi”. L’affare, però, sarebbe andato a monte perchè il direttore Alfonso Signorini, dopo aver telefonato alla Canalis, scoprì che si trattava di immagini recuperate in maniera illecita.

Gli avvocati delle parti civili Federica Fontana ed Elisabetta Canalis, hanno chiesto una provvisionale di diecimila euro per il risarcimento dei danni. L’udienza è stata rinviata al 27 marzo per gli interventi delle difese.

«Sperando che, affidandosi alla prescrizione, questi tre non la facciano franca come al solito». Ha scritto su Twitter Elisabetta Canalis, commentando le richieste di condanna del pm di Milano.

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