La Nuova Sardegna

«Porto in scena il personaggio che più amo»

di Monica De Murtas
«Porto in scena il personaggio che più amo»

Giovedì al Comunale di Sassari il debutto assoluto nell’isola di Giuliana De Sio col dramma “Notturno di donna con ospiti»

03 gennaio 2017
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SASSARI. Prosegue al Teatro Comunale giovedì alle 21 la stagione di prosa Cedac con il debutto in prima regionale dello spettacolo “Notturno di donna con ospiti”, di Annibale Ruccello per la regia di Enrico Maria Lamanna. La pièce andrà poi in scena venerdì al Teatro Eliseo di Nuoro, sabato al Comunale di San Gavino Monreale e domenica 8 al CineTeatro Montiggia di Palau. Protagonista del dramma teatrale l'attrice Giuliana De Sio, volto amatissimo del cinema e della tv, vincitrice di due David di Donatello, per la prima volta in scena in Sardegna. “Notturno di donna con ospiti”, considerato uno spettacolo di culto nel panorama teatrale italiano e per il quale De Sio è stata sempre elogiata dalla critica, propone attraverso la scrittura nitida e graffiante di Ruccello, scomparso prematuramente nel 1986, un viaggio nel panorama desolato delle periferia urbane. Ambientato in un appartamento squallido che ha come sottofondo sonoro le voci e rumori della televisione propone un percorso apparentemente cupo, ravvivato dalla comicità di alcuni personaggi, da continui colpi di scena, e da una atmosfera di sottofondo di intensa suspense e thriller. Protagonista della vicenda è Adriana (Giuliana De Sio) casalinga teledipendente alla terza gravidanza imprigionata nei riti e nei meccanismi di un'esistenza segnata da delusioni e disincanto. In una sorta di allucinazione, una sera come tante, la donna vede riaffiorare i fantasmi del passato, che la porteranno ad una reazione atroce, insensata, ma a lei necessaria per fuggire dalla sua prigione. Come una moderna Medea, Adriana ucciderà i suoi figli per poi risvegliarsi dal raptus omicida.

«Dopo vent'anni dal debutto e dieci dalla ripresa di questo titolo -dice - riporto in scena uno spettacolo che scelsi in passato, amo rifare ora e sceglierò sempre. Dopo 850 repliche credo di poter dire che “Notturno” è lo spettacolo del mio cuore, della mia anima. Non è un lavoro che interpreto. Io quando entro in questo ruolo divento Adriana. E' una sorta di transfert . Esco dal camerino e sono lei, non so spiegarlo diversamente, è un personaggio che ha a che fare con l'inconscio, con il mio ignoto. A noi attori capita che alcuni personaggi riescano meglio di altri senza che per forza ci sia una spiegazione. E' qualcosa che arriva dal profondo. Ma quando vent'anni fa scelsi questo spettacolo non sapevo sarebbe diventato così importante per la mia carriera, in realtà volevo semplicemente recitare in napoletano. Non l'avevo mai fatto, avevo voglia di esprimermi nel mio dialetto meraviglioso e pieno di sfumature».

Ha interpretato il ruolo di una madre che uccide i propri figli in “La Medea di Porta Medina” e “Cattiva” di Carlo Lizzani. Come ci si prepara per un ruolo di questo tipo?

«Per ogni ruolo parto dal suo opposto. Adriana si potrebbe immaginare come una figura cupa, triste. Il mio personaggio invece è allegro, pieno di voglia di vivere. Adriana è ignorante e ingenua ma è una donna invisibile e proprio per questo vittima delle violenze della quotidianità».

Interpretare questo ruolo l'ha aiutata a comprendere i perché di questo tipo di follia sempre più frequente?

«Uccidere un figlio è un gesto indefinibile che va oltre ogni orrore. Per interpretare Adriana mi calo nei panni del mostro ma da questa prospettiva vedo soprattutto dolore, umiliazioni da parte della famiglia, dei genitori e di un marito geloso e crudele che la segrega in casa, la costringe ad avere rapporti sessuali in un crescendo di violenze fisiche e mentali. Da una gravidanza all'altra Adriana diventa prigioniera della sua casa e del suo ruolo di moglie e di madre. Io provo grande compassione per questa donna e credo che anche il pubblico senta pietà per lei».

Dopo tanti successi al cinema da anni predilige la televisione da cosa dipende le offrono parti più interessanti?

«A dire il vero è la tv che predilige me e io volentieri lavoro in fiction di successo e ruoli che mi piace interpretare. Credo tuttavia di meritarmi anche il cinema d'autore che ho fatto in passato. Nel frattempo nei prossimi mesi usciranno due nuove fiction che mi vedono protagonista: a gennaio una nuova stagione de “Il bello delle donne” e di seguito la versione italiana di “House husbands”. Ci sarà anche il cinema con il film in uscita “La verità, vi spiego, sull'amore”».

A Sassari ha girato recentemente il film “Buon lavoro”

«Si, è stato molto divertente lavorare sul set della Cinemascetti con tanti giovani, e ora torno a Sassari per un grande debutto. Non ho mai recitato in teatro in Sardegna e non conosco il pubblico. Spero capisca il napoletano!»

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