La Nuova Sardegna

Biblioteca Nazionale, omaggio a Grazia Deledda

Biblioteca Nazionale, omaggio a Grazia Deledda

ROMA. La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ha inaugurato un nuovo spazio permanente dedicato alla figura e all’opera di Grazia Deledda, scomparsa ottant’anni fa, vincitrice del Premio Nobel per...

03 gennaio 2017
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ROMA. La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ha inaugurato un nuovo spazio permanente dedicato alla figura e all’opera di Grazia Deledda, scomparsa ottant’anni fa, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 1926. Un’esposizione raccontata nello speciale web di Rai Letteratura. Deledda, l’unica italiana ad aver ricevuto riconoscimento in campo letterario, è da sempre associata alla Sardegna, e in particolare a Nuoro. Ma è a Roma che la scrittrice si trasferì nel 1900 ed è nella capitale che trascorse il resto della sua vita e scrisse le sue opere maggiori da “Elias Portolu” del 1903 a “Canne al vento” del 1913 e “La madre” del 1920, dalle novelle al teatro.

Il percorso espositivo “Sotto il cedro del Libano. Grazia Deledda a Roma”, organizzato anche grazie a una donazione degli eredi Morelli, si compone di libri, fotografie, dattiloscritti e oggetti che testimoniano la presenza a Roma di Grazia Deledda e della sua famiglia, i loro interessi culturali e letterari e le vicende del conferimento del premio Nobel. Sull’opera di Grazia Deledda e su questo nuovo spazio espositivo nello Speciale di Rai Letteratura Grazia Deledda a Roma parla Rossana Dedola, di cui è appena uscito il volume “Grazia Deledda. I luoghi, gli amori, le opere” (Avagliano Editore); Marcello Fois, autore per Einaudi di un testo teatrale, “Quasi Grazia”, che mette in scena la scrittrice in tre momenti importanti della sua vita; Andrea De Pasquale, direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma; Eleonora Cardinale che ha allestito lo spazio. Questa iniziativa s’inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione delle collezioni novecentesche della BNCR Spazi900, primo museo italiano della letteratura italiana contemporanea.

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