La Nuova Sardegna

presentato a sassari il libro di augusto Ditel

La politica come passione, biografia di Antonio Satta

di Grazia Brundu

SASSARI. Carlo Delfino ha da poco pubblicato “L’instancabile condottiero” (2016, 152 pagine). L’autore è Augusto Ditel, per lunghi anni giornalista per i due principali quotidiani sardi; il...

12 dicembre 2016
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SASSARI. Carlo Delfino ha da poco pubblicato “L’instancabile condottiero” (2016, 152 pagine). L’autore è Augusto Ditel, per lunghi anni giornalista per i due principali quotidiani sardi; il protagonista, invece, Antonio Satta, sindaco di Padru al quarto mandato, da cinque decenni impegnato nella politica (non solo) sarda e attuale segretario nazionale dell’Upc.

Il libro, presentato venerdì scorso nella Camera di Commercio, è una conversazione a due – intervallata da testimonianze di amici e di politici – tra Ditel e Satta e allo stesso tempo un pretesto per ripercorrere, attraverso gli incarichi di quest’ultimo, alcuni momenti chiave della politica isolana. La Dc è il partito dove il primo cittadino di Padru ha iniziato a militare negli anni Sessanta e dove ha avuto per padrini e per sponsor due ex-Giovani Turchi: Francesco Cossiga, picconatore e presidente emerito della Repubblica, e il più volte presidente della Giunta regionale Nino Giagu. «Il titolo del libro – spiega Ditel – si deve al fatto che Satta ha condotto innumerevoli battaglie per far progredire il territorio: alcune le ha vinte e tutte, comunque, le ha combattute».

Tra le prime, quelle concluse con un esito vittorioso, c’è anche l’autonomia di Padru da Buddusò, ottenuta nel 1996. A un livello geografico più esteso, invece, racconta Ditel, «va ricordato quando Antonio Satta, mentre era assessore regionale all’Urbanistica negli anni Novanta, riuscì a sventare un tranello messo in atto da una classe politica che non vedeva di buon occhio il Nord Sardegna a proposito del piano triennale delle strade dell’Anas». Un piano, che come ha spiegato lo stesso Satta, «era, in realtà, una semplice delibera mai passata in Giunta, dalla quale era esclusa qualsiasi opera che riguardasse la provincia di Sassari». A quel punto, ricorda il sindaco di Padru, «con la Giunta preparammo un altro documento con un’altra proposta finale dove abbiamo incluso tutte le opere: la Sassari-Olbia, la Sassari-Tempio, la quattro corsie Olbia-San Teodoro

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