La Nuova Sardegna

Il cinema contro la violenza di genere

Una rassegna dell’Umanitaria ad Alghero al via domani con il film “La vita possibile” diretto da Ivano De Matteo

24 novembre 2016
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ALGHERO. Come ormai da dieci anni, la Società Umanitaria partecipa alle celebrazioni per il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Quest'anno in programma quattro film sul tema, tre al Cinema Miramare e uno, l'ultimo, nella Sala Manno della Mediateca in via Marconi. Le proiezioni saranno precedute dal reportage fotografico "Ritratti", curato dal Liceo artistico Costantino, Istituto d'istruzione superiore Enrico Fermi di Alghero.

Il percorso inizierà domani alle 19 con “La vita possibile” di Ivano De Matteo. In fuga da un marito violento, Anna (Margherita Buy) e il figlio Valerio sono accolti a Torino in casa di Carla (Valeria Golino), attrice di teatro e amica di Anna di vecchia data. I due cercano di adattarsi alla nuova vita tra tante difficoltà e incomprensioni, ma l'aiuto di Carla e quello inaspettato di Mathieu, un ristoratore francese che vive nel quartiere, gli faranno trovare la forza per ricominciare.

Il secondo appuntamento è in programma mercoledì 30 novembre quando verrà proiettato “Un padre, una figlia”, ultimo lungometraggio del regista rumeno Cristian Mungiu (già Palma d'oro al festival di Cannes nel 2007 con “Quattro mesi, tre settimane e due giorni”) che torna ancora una volta a parlare di donne e violenza, questa volta dalla prospettiva di un padre. Un medico di una piccola città di montagna in Transilvania che ha cresciuto la figlia Eliza con l'idea che al compimento del diciottesimo anno di età lascerà la Romania per andare a vivere all'estero. Il suo progetto sta per giungere a compimento, dopo che Eliza ha ottenuto una borsa di studio per studiare in Gran Bretagna, quando la ragazza subisce un'aggressione.

Il 7 dicembre sarà il turno di “Room” dell'irlandese Lenny Abrahamson, film che è valso l'Oscar come miglior attrice protagonista a Brie Larson. La nuova stella americana interpreta la madre del piccolo Jack che non conosce nulla a eccezione della “stanza”, un posto angusto in cui è nato e cresciuto. Vive lì con la madre, Joy, che è stata rapita sette anni prima, mentre andava a scuola, da Old Nick, nome fittizio dato dai due al rapitore. La ragazza ha subito regolarmente abusi e durante uno di questi è rimasta incinta. Ha cercato di crescere il figlio con amore in questa piccola stanza, la cui porta è chiusa con un codice di sicurezza. Quando Jack compie cinque anni e la sua curiosità cresce, la madre decide di mettere in atto un piano di fuga.

Il ciclo di proiezioni si chiuderà il 13 dicembre nella Sala Manno con “Oggi insieme domani anche” di Antonietta De Lillo, che a quarant'anni da “Comizi d'amore” di Pier Paolo Pasolini e dalla legge sul divorzio ambisce a fare il punto sulla temperatura sentimentale del paese, sulle relazioni e sul modo di intendere l'amore e la famiglia in Italia. Alla proiezione seguirà un discussione sul tema. (c.fr.)

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