La Nuova Sardegna

I monumenti di Oristano si aprono al grande cinema

Da oggi una rassegna che recupera spazi storici per dedicarli alla cultura Si comincia alla Pinacoteca Contini con “Arca russa” di Aleksandr Sokurov

03 novembre 2016
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ORISTANO. Il comune di Oristano organizza il festival “Monumenti al cinema”. Una rassegna che ha l'obiettivo di riscoprire gli spazi storici della città in una nuova veste e di aprirli a importanti film d'autore. Questo è il filo conduttore che anima l'iniziativa: luoghi ed edifici, il cui valore e la cui importanza affondano le radici nella storia di Oristano, come sedi adatte ad accogliere manifestazioni di carattere cinematografico. Si comincia domani alle 19.30 nella Pinacoteca Comunale “Carlo Contini” di Oristano con la pre-inaugurazione affidata alla proiezione del film “Arca russa” di Aleksandr Sokurov, mentre l'inaugurazione ufficiale avverrà sabato alle 19 nell'Auditorium dell'Hospitalis Sancti Antoni, con “Il gabinetto del Dottor Caligari” grande classico del cinema muto ed espressionista realizzato da Robert Wiene nel 1920.

La programmazione continuerà i successivi venerdì e sabato, sempre tra la Pinacoteca Comunale e l’Auditorium dell’Hospitalis Sancti Antoni ma anche il Museo Diocesano Arborense e Palazzo Carta. Tra i film selezionati dagli organizzatori il pluripremiato lungometraggio d’animazione “Arrugas” diretto da Ignacio Ferreras e basato sul fumetto di Paco Roca, “Ti guardo” del venezuelano Lorenzo Vigas (Leone d'oro Venezia nel 2015), “Mommy” del talento canadese Xavier Dolan (Premio della giuria a Cannes nel 2014), “Taxi Tehran” del regista Jafar Panahi sempre osteggiato dal governo iraniano (Orso d'oro alla Berlinale di due anni fa), “The Tribe” dell'ucraino Myroslav Slaboshpytskkiy. E ancora i documentari “Searching for Sugar Man” sulla figura del cantautore Sixto Rodriguez e “Sponde” di Irene Dionisio sulla tragedia dei migranti nel Mediterraneo affrontata raccontando la relazione che nasce tra lo scultore e postino tunisino Mohsen e il becchino in pensione di Lampedusa Vincenzo.

Ma il programma dà spazio anche ad autori sardi. Tra questi Giovanni Coda, con il suo film su bullismo e violenza omofoba “Bullied to Death” (il 25 novembre, previsto anche un incontro con il regista) e Bonifacio Angius, quest’ultimo in un appuntamento organizzato in collaborazione con il festival Terre di Confine come anteprima della manifestazione. Il regista sassarese il 10 dicembre presenterà il suo recente cortometraggio “Domenica” e il suo primo film lungo “Sa Gràscia”, del 2010. A completare il programma il documentario “I coloni di Arborea” di Antonello Carboni, che il 12 novembre in occasione della proiezione incontrerà il pubblico, e “La mina” di Simone Cireddu e Barbara Pinna.

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