La Nuova Sardegna

Il regista sassarese Giuseppe Garau premiato per il film su Annarita Sidoti

Il regista sassarese Giuseppe Garau premiato per il film su Annarita Sidoti

Ancora un prestigioso riconoscimento per l'autore reduce dalla vittoria del premio internazionale Guirlande d’Honneur col documentario “Brevi storie sulla Torres”

15 ottobre 2016
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SASSARI. Ancora un prestigioso riconoscimento per il regista sassarese Giuseppe Garau, che dopo aver vinto il premio internazionale Guirlande d’Honneur col documentario “Brevi storie sulla Torres” è stato premiato all’Overtime festival di Macerata per il lavoro realizzato insieme a Goffredo d’Onofrio denominato “Una storia semplice”, prodotto da puntozero e Raining Film e che ripercorre la vita della marciatrice Annarita Sidoti.

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Un documentario sulla sfortunata atleta siciliana, soprannominata per il suo fisico minuto “lo scricciolo d’oro della marcia italiana”, campionessa mondiale ad Atene nel 1997 nella specialità dei 10 km di marcia, scomparsa lo scorso anno a 45 anni dopo una lunga contro un tumore. Il documentario è un omaggio, un racconto corale di oltre 50 minuti costruito attraverso un massiccio impiego di materiale inedito e che si intreccia con le testimonianze di amici, parenti, allenatori, avversari, compagne di allenamento. «Siamo felicissimi di questo lavoro - hanno detto D’Onofrio e Garau -, c’è un affetto enorme intorno alla figura di Annarita, quasi ci fosse un bisogno collettivo di ricordare questa donna forte, coraggiosa, determinata. Come se il pubblico voglia marciare insieme a “Una storia semplice”. Si è creata una vera e propria comunità con cui è bellissimo dialogare ed emozionarsi ricordando l’atleta e la donna».

Il documentario è stato presentato in anteprima nazionale all’Overtime Festival nell’Aula Magna dell’ Università degli studi di Macerata. Presenti in sala, oltre a d’Onofrio e Garau, anche il marito di Annarita Sidoti, Pietro Strino, il giornalista Franco Bragagna di RaiSport e Nazareno Rocchetti, storico fisioterapista della nazionale di atletica leggera e artista. Il documentario ha avuto grandissimi riscontri anche sul web: in soli 14 giorni il trailer è stato visto da oltre 80.000 persone mentre la pagina Facebook ha raggiunto oltre 150.000 appassionati.

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