La Nuova Sardegna

I VINCITORI

De Angelis per la poesia e Franzosini per la narrativa

 De Angelis per la poesia e Franzosini per la narrativa

VILLACIDRO. Sono Milo De Angelis per la poesi e Edgardo Franzosini per la narrativa i vincitori del Premio Dessì. La proclamazione, avvenuta ieri sera nella palestra in via Stazione, ha suggellato l’...

26 settembre 2016
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VILLACIDRO. Sono Milo De Angelis per la poesi e Edgardo Franzosini per la narrativa i vincitori del Premio Dessì. La proclamazione, avvenuta ieri sera nella palestra in via Stazione, ha suggellato l’edizione numero trentuno del concorso letterario intitolato allo scrittore Giuseppe Dessì (1909-1977), che nella cittadina campidanese aveva le sue radici. Franzosini vince con il romanzo “Questa vita tuttavia mi pesa molto” (Adelphi); De Angelis con la raccolta “Incontri e agguati” (Mondadori). In lizza per la narrativa erano anche Emanuela E. Abbadessa con “Fiammetta” (Rizzoli) e Cristian Mannu con “Maria di Isili” (Giunti); per la poesia Vivian Lamarque con “Madre d'inverno” (Mondadori) e Franco Marcoaldi con “Il mondo sia lodato” (Einaudi).

Nel corso della cerimonia sono stati incoronati anche i vincitori dei due riconoscimenti speciali che affiancano quelli più strettamente letterari. Il Premio Speciale della Giuria (assegnato a personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale, nel suo albo d'oro conta i nomi di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo e Piera Degli Esposti) va a uno degli intellettuali più impegnati del panorama culturale italiano: l'archeologo e storico dell'arte Salvatore Settis. Un maestro del giornalismo sardo, Giacomo Mameli, e uno dei gruppi più rappresentativi della tradizione musicale isolana, il Coro di Neoneli, sono invece i vincitori del Premio speciale Fondazione di Sardegna, novità di questa edizione, attribuito dalla Fondazione Dessì in collaborazione con l'omonima fondazione bancaria. «Giacomo Mameli – scrive la giuria nella motivazione – è uno dei più importanti, affermati e riconosciuti giornalisti sardi. È stata la ricerca della verità, senza infingimenti e abbellimenti di comodo, che ha dato la linea della sua produzione giornalistica. Attento alle vicende economiche, disincantato esaminatore di fatti e numeri, Mameli ha trovato un’ulteriore vena negli ultimi anni, non rinunciando all’esperienza del libro e della narrazione».

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