La Nuova Sardegna

«Lampedusa, l’Italia di cui sono fiero»

«Lampedusa, l’Italia di cui sono fiero»

Claudio Amendola protagonista di una fiction sui migranti, due puntate su Rai1

16 settembre 2016
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ROMA. «C’è stata negli anni passati grande disinformazione sul tema dei migranti che sbarcano sulle nostre coste e continua ad esserci ancora. Si fa troppa propaganda. Questo è un argomento importante, non deve essere un bieco mezzo per racimolare voti. Le persone che vivono nel nord sono fortunate e devono prendersi le responsabilità delle azioni del passato. Ho conosciuto a Lampedusa uomini e donne meravigliosi. La Guardia Costiera è paragonabile ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile, è il terzo braccio. Ci vuole tanta umanità e tanto cuore per stare in mare tutta la vita. È la parte dell’Italia che mi rende orgoglioso di essere italiano».

Claudio Amendola non usa giri di parole nel corso della presentazione della fiction in due puntate che lo vede protagonista al fianco di Carolina Crescentini “Lampedusa”, con la regia di Marco Pontecorvo in onda in prima serata su Rai1 alle 21.15 martedì 20 e mercoledì 21 settembre. Protagonisti sono un comandante della Guardia Costiera, la responsabile di un centro di accoglienza, la comunità dell’isola siciliana e i migranti in fuga dalle coste libiche. Il sottufficiale Serra interpretato da Claudio Amendola, partirà da Roma alla volta di Lampedusa per affrontare l’emergenza migranti. Viola, invece, interpretata da Carolina Crescentini, è la responsabile del centro di prima accoglienza. Le prime scene partono con un SOS lanciato al largo delle coste di Lampedusa. Il maresciallo Serra e la sua squadra salpano in soccorso e quando raggiungono l’imbarcazione sono sconvolti dal trovarsi di fronte una fragile scialuppa riempita all’inverosimile di poveri disperati in fuga dalle guerre e dalle persecuzioni nei loro Paesi.

Nel cast Massimo Wertmuller, Fabrizio Ferracane, Paola Tiziana Cruciani, Ninni Bruschetta e tra le comparse alcuni ex migranti che si sono molto emozionati nel vedere girate alcune scene vissute sulla propria pelle. Crescentini sottolinea: «l’impatto con il centro d’accoglienza è stato forte. A chi frequenta i salotti televisivi, consiglierei di andare a Lampedusa e stringere le mani agli uomini della guardia costiera, a chi lavora nei centri di accoglienza».

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