La Nuova Sardegna

Musica sulle Bocche Alba e tramonto live

di Andrea Musio
Musica sulle Bocche Alba e tramonto live

La rassegna chiude con Berne, Ducret e l’Hang Massive Duo Festa finale in serata e i premiati per il MbS Fringe Festival

30 agosto 2016
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SANTA TERESA GALLURA. Con la melodia degli strumenti Hung e l’irruenza del Free Jazz è calato il sipario sulla sedicesima edizione dell’International Jazz Festival Musica sulle Bocche. Un concerto all’alba, uno al tramonto e la festa finale la sera nel centro del paese con i vincitori del concorso MsB Fringe Festival.

Un cartellone ricco di appuntamenti quello di domenica. Molto atteso quello nella spiaggia di Rena Bianca a partire dalle 6 del mattino, con il duo britannico/svedese dei Hang Massive Duo. Con le prime luci del giorno la melodia suadentee commovente, di Danny Cudd e Markus “Offbeat” Johansson, ha ammaliato le oltre mille persone presenti, buona parte dei quali ha trascorso la notte nell’arenile pur di conquistare un posto nelle prime file.

Dalle strade di Stoccolma ai grandi festival di tutto il mondo. Ottima tecnica e perfetto interplay fra i due musicisti e compositori che, se da un lato suonano uno strumento i cui suoni sono di facile ascolto, dall’altro, la capacità di creare melodie diverse potrebbe essere limitante. Proprio la capacità compositiva ha fatto si che potessero essere accreditati come tra i migliori suonatori di Hang Drums attualmente in circolazione. La tappa all’interno del festival diretto da Enzo Favata è inserita in un tour mondiale a metà tra il set acustico, come nel caso della performance di domenica, e l’elettronica. A fare da colonna sonora durante il sorgere del sole, le canzoni pubblicate nel loro ultimo disco intitolato “Distant light” e la celeberrima “Once again”.

La magia della location ben si è sposata con quel sound ipnotico e romantico così come il territorio aspro dei graniti che circonda il faro di Capo Testa, associato alla spigolosità del free jazz di Tim Berne e Marc Ducret. Una performance, quella delle 19, incentrata sull’improvvisazione per il sassofonista statunitense e per il chitarrista francese. Ritmi sincopati, cambi repentini di tonalità ed intensità con un continuo interscambio fra i due strumenti. Una scelta artistica di altissimo livello anche se di non facile ascolto. Circa mille persone presenti all’inizio del set, poco più della metà al giro di boa dell’esibizione.

Una scelta estrema di suoni (forse) per far si che davanti al piccolo palco allestito a ridosso della discesa sulla spiaggia, rimanesse solo chi era interessato all’evento e lasciare che gli altri potessero ammirare la bellezza della zona attorno al faro. I vincitori del MbS Fringe Festival hanno chiuso, in Piazza Santa Lucia, la manifestazione nel centro di fronte alle Bocche di Bonifacio. Elephantides (assenti per precedenti impegni). Il rap acustico in lingua campidanese del duo Giorgigheddu & Mraghe (Marco Mulas, chitarra e Giorgio Scanu, voce), Gioccadende (rap dell’Mc sardo Giocca insieme alla cantante melodica brasiliana Dende e il “Meet Vision Art” di Andrea Pilloni estratto dell’album “Six Stories About Autism”. Una ricerca musicale in cui si trovano suoni della quotidianità, registrati e campionati in ambienti incontaminati come il luoghi altamente urbanizzati.

Il rumore del mare che si infrange sugli scogli, o lo stridio di una frenata in città. Quel che generalmente viene definito come rumore può diventare una melodia, un basamento sul quale costruire un intero edificio musicale dalle svariate sfaccettature. Ambient, elettronica influenzata dall’avanguardia dei primi del novecento ed altro con una presenza variabile a seconda di ciò che circonda l’evento.

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