La Nuova Sardegna

I Placebo ripartono dalle spiagge sarde: Brian Molko con la maschera dei Boes

di Paolo Curreli
Brian Molko nella foto di Alessandro Tocco
Brian Molko nella foto di Alessandro Tocco

In rete il “making of” del nuovo video della band inglese tra fuochi e maschere del carnevale tradizionale della Sardegna

17 agosto 2016
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SASSARI. In rete da ieri il “making of” un “dietro le quinte”del video che sarà sul web tra qualche giorno e che riporterà i Placebo sulla ribalta internazionale dopo “Loud Like Love” ultimo album dell’ormai lontano 2012. La canzone di Brian Molko (voce, chitarra) e Stefan Olsdal (basso, chitarra, tastiera) si chiama “Jesus Son”, atmosfere del britpop della band inglese che hanno trovato una cornice incantata sulle spiagge di San Salvatore e Scivu nell’oristanese. «Avevo visto un video di un piccolo festival che si chiama Dune Jam – racconta Molko – . Band che suonavano in Sardegna su una spiaggia stupenda, e ho detto: ecco il posto per la mia canzone».

A occuparsi della produzione il regista britannico Dom Murgia: origini sarde e doppio passaporto, impara l’italiano durante il servizio di leva che sceglie di passare a Macomer. La macchina si mette in moto. «Siamo stati contattati da Dom Murgia – dice Maurizio Abis, filmaker titolare della “Bibigula”– con cui avevamo collaborato per alcuni video della Muller. Un viaggio nel Mediterraneo per la tv britannica ma girato interamente nella nostra isola. Mi sono occupato della regia del “dietro le quinte” e della direzione della fotografia. La produzione è della Mommotty di Cagliari».

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La regia del video è affidata al giovane Joe Connor, che si immerge nell’universo Sardegna. «Sono rimasto affascinato dal carnevale delle maschere arcaiche e dai riti del fuoco che ho scoperto leggendo delle tradizioni dell’isola, e li ho riproposti nel video» racconta Connor.

Brian Molko è entusiasta, sceglie le maschere dei “Boes”: «Più colorate e potenti». Il video girato da Maurizio Abis racconta le emozioni della troupe e degli artisti impegnati a girare nell’atmosfera arcaica, tra i fuochi notturni della spiaggia, delle miniere e la danza delle maschere dei Boes.

«È stata una bellissima esperienza – racconta Abis –. Brian Molko è rimasto fino a tardi con noi, ha voluto indossare la maschera antica del carnevale di Ottana e parlare con i “Boes”. Una curiosità e disponibilità rara per una rock star della sua levatura. Sul sito Vevo, oltre che il nostro “making of” c’è anche un piccolo teaser del video finale di Jesus Son che parte con delle frasi in sardo. Il 90 per cento delle maestranze di questa produzione sono sarde: un segnale del livello professionale che abbiamo raggiunto nel settore».

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