La Nuova Sardegna

Tributo ai sardi visionari

Tributo ai sardi visionari

Murgia e Arthemalle sul palco di “Lo Quarter del Llibre”

26 luglio 2016
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ALGHERO. Dalla traduzione in sardo di Miguele Cervantes alla perfomance di Gavino Murgia e di Elio Turno Arthemalle, passando per la Barcellona del 1300 e la rievocazione della storia affascinante di una diva del muto nella Belle epoque. Ricco e variegato il programma che ha caratterizzato la seconda giornata, sabato a Lo Quarter , nell’ambito del progetto culturale “Lo Quarter del Llibre”.

A dare il la, in apertura di serata, hanno pensato Giuseppe Corongiu e il catalano Joan Elies Adell che hanno dialogato a lungo con Gianni Muroni, curatore, per le edizioni Condaghes, della traduzione in sardo del Don Chisciotte di Cervantes. E sempre in Spagna, con la seconda presentazione de "Il mercante di stoffe" (Sperling & Kupfer) di Coia Valls, presente all'incontro, che ha dialogato con Joan Elies Adell e Roberto Lai. Un romanzo storico, ambientato nella Barcellona del 1300.

Dalla Spagna del XIV secolo all’Italia della Belle epoque con Rina de Liguoro, l’ultima diva italiana del cinema muto. La vicenda dell’attrice, al secolo Elena Caterina Catardi, originaria di Alghero, è stata raccontata per immagini in un lavoro realizzato dalle edizioni Taphros. A ripercorrere le sue vicende, l’editore Dario Maiore e Emiliano Di Nolfo attraverso un collage di spezzoni filmati che compongono una sorta di storytelling multimediale.

Chiusura in bellezza con la perfomance del jazzista Gavino Murgia e dell’attoreElio Turno Arthemalle, che hanno proposto il reading-concerto “Tributo ai visionari sardi”. Visionari è termine impiegato per indicare scrittori, intellettuali e pensatori che hanno anticipato temi, inquietudini e contraddizioni che sarebbero stati al centro del dibattito politico e culturale dei decenni successivi, testimoni di uno sguardo e di una progettualità rivolta al futuro, protagonisti e anticipatori della modernità e della storia.

Murgia e Arthemalle hanno rievocato quel periodo ricco di fermenti traducendo in musica brani tratti dalle opere di Sergio Atzeni e Grazia Deledda, Antonio Gramsci e Francesco Masala, durante una chiusura di serata all'insegna della cultura sarda più autentica.

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