La Nuova Sardegna

Torregrande in orbita con l’Astronave Max

di Roberto Petretto
Torregrande in orbita con l’Astronave Max

Mondo Ichnusa: in migliaia da tutta l’isola per il live di Pezzali

23 luglio 2016
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ORISTANO. Dal mare arriva un vento caldo di scirocco: è l’estate che esplode in tutta la sua torrida potenza. "Hot situation", per dirla con le parole del leader dei Train to roots (uno dei gruppi che hanno aperto la serata). «Profumo, colore, mare», per dirla con le parole di Max Pezzali, l'ospite principale di Mondo Ichnusa 2016. «Potrebbero mettermi qui a occhi chiusi e riconoscere il posto»: un omaggio all’isola prima di salire sul palco per un concerto fatto di parole e suoni diretti, che arrivano subito a tutti, fanno ballare e cantare, senza paure, come dovrebbe essere sempre per la musica.

Pezzali parte con un’esplosione di chitarre rock e batteria alle 23 in punto, con "Sempre noi" davanti a un pubblico che forse non sarà da record come negli anni precedenti, ma che riempie il grande spazio davanti al mega palco, ormai da quattro anni presenza abituale nell’estate oristanese. «L’emozione è sempre quella, come al debutto». Ed è un debutto anche quello della seconda canzone, portata in tour da Pezzali: "Due anime" (dal nuovo album Astronave Max New Mission 2016).

Ti aspetti un pubblico con un’età media un po’ più alta rispetto a quello visto nelle precedenti edizioni del festival, quello appassionato ai ritmi di Fedez o a quello che probabilmente affollerà la seconda giornata che oggi propone il rapper olbiese Salmo. Invece tra i chioschi della birra e la sabbia trovi anche ragazzi giovanissimi con in testa la fascia col nome di Max Pezzali, uno che ha narrato le storie dell’amore e dell’amicizia, con nulla che faccia pensare alla trasgressione e alla musica ribelle. E continua a farlo oggi, con meno capelli in testa e qualche anno in più.

La scaletta non tradisce le attese, con tutte le hit che hanno caratterizzato la carriera dell’ex leader degli 883. Si passa attraverso "Gli anni" e "La dura legge del gol". Senza farsi mancare le hit della prima ora come "Sei un mito" e "Hanno ucciso l’Uomo ragno", quelle che uniscono diverse generazioni e che vengono urlate da tutto il pubblico. E poi "Le regole dell'amico", "Una canzone d'amore", "Come mai", "Tieni il tempo". Per scatenarsi poi nei bis finali: Nord-sud-ovest-est" e "Come un deca".

Affidabile e solido, Pezzali non ha tradito le attese, proseguendo la bella tradizione del festival dell’estate isolana. Una tradizione che è sempre stata legata anche ai gruppi musicali sardi. Le radici di Mondo Ichnusa affondano nel terreno sardo, almeno nella prima giornata. Il compito di scaldare il clima (anche se non sarebbe necessario, vista la temperatura) è affidato a due gruppi che quel legame con la loro terra l'hanno ben presente, nella musica e nelle parole delle loro canzoni. Aprono i Tamurita, un gruppo che mescola le sonorità etniche con i ritmi ska e rock. C'è poi il reggae-sardo-campidanese dei Train to roots, capaci di far ballare la moltitudine di giovani (ma non solo) distribuita nello spazio a ridosso della spiaggia di Torregrande.

Oggi si replica e si chiude, con il concerto di Salmo. Un ritorno, per quello che forse, a sentire alcune voci che circolavano anche ieri sotto il palco, sarà l’ultimo appuntamento di Mondo Ichnusa con Oristano e con Torregrande.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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