La Nuova Sardegna

Nel piano di Carla Bley tutti i colori del jazz

di Andrea Musio
Nel piano di Carla Bley tutti i colori del jazz

«Adoro l’idea di suonare in Sardegna»: il nuovo album nel concerto di apertura del Festival di Nora

22 luglio 2016
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PULA. Una tecnica raffinata e una precisione esecutiva impressionante. Studiata nei minimi particolari la performance di inaugurazione, mercoledì sera, della settima edizione di Nora Jazz nel Teatro Romano . Di scena il Trios guidato dalla ottantenne pianista e compositrice statunitense, la “first lady del jazz”, Carla Bley insieme al bassista Andy Sheppard e al sassofonista Steve Swallow. «Adoro l’idea di suonare in Sardegna – racconta Carla Bley – Subirne l’ispirazione è inevitabile».

Una sequenza di brani che ha ricalcato le tracce dell'ultimo disco “Andando el tiempo” (Ecm records, 2016) ed una carrellata di pezzi tratti dalla sua lunghissima discografia come ad esempio, in apertura di serata, “Copycat”, “Sidewinders in Paradise “ o “Healing Power”. Circa novanta minuti di live per un totale di undici brani. Le sue composizioni sono state spesso oggetto di studio e reinterpretazione da parte di altri musicisti.

«Fino a poco tempo fa – spiega – è stato difficile, per me, trovare piacere nel sentire i miei pezzi rivisitati da altri. Per fortuna ho cambiato questo punto di vista e ultimamente ho lasciato che altri suonassero i miei lavori con una prospettiva diversa dalla mia. Per me è stato un grande problema, lo ammetto. Considero le mie canzoni come dei figli piccoli. Solo recentemente gli ho permesso di crescere e farsi una vita propria».

Per questo ha concesso a uno dei nostri più amati jazzisti, Paolo Fresu, non solo di suonare ma anche di registrare insieme a lei, un disco di sue composizioni. «Ancora non lo conoscevo – racconta – Sia Andy Sheppard che Steve Swallow mi hanno suggerito e chiesto di considerare la possibilità di suonare con Paolo. Andy aveva già suonato con lui in alcune occasioni. Mi ricordo che mi disse di essersi sentito particolarmente trascinato dal suo modo di suonare».

Da quell'incontro nacque la rivisitazione, a tre anni di distanza dalla prima pubblicazione, del disco “The Lost Chords” che nel 2007 divenne “The lost chords find Paolo Fresu” pubblicato dalla Watt (fondata dalla stessa Bley e dalla Ecm). Eppure, sin da giovanissima, la sua educazione musicale era basata sulla musica classica. A un certo punto nella sua vita musicale c'è stata una svolta e il trasferimento a New York dalla sua città natale. «Ricordo perfettamente quel periodo. Avevo sentito alcuni lavori di Lionel Hampton quando ancora ero una adolescente. Dopo di quello venni a scoprire di Gerry Mulligan con Chet Baker. In quel momento capii che quel tipo di musica sarebbe stata la mia vita e quello che avrei voluto fare».

La serata si è conclusa nell'adiacente Jazzino di Nora, in cui si è esibito il Duo Joe and Missy, composto da Joe Perrino alla voce e da Claudia Piras al pianoforte .

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