La Nuova Sardegna

Musica, sotto le stelle dell’European jazz Expò

di Walter Porcedda
Musica, sotto le stelle dell’European jazz Expò

Dal 9 al 17 luglio la rassegna musicale divisa tra Riola Sardo, Tharros e il centro storico cagliaritano

07 luglio 2016
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CAGLIARI. Parata di stelle per la dodicesima edizione di European Jazz Expò (trentaseiesima di Jazz in Sardegna) che ha arruolato star come il chitarrista John Scoflield, il pianista Brad Mehldau, il sassofonista Jan Garbarek, Trilok Gurtu, Enrico Rava ed Ezio Bosso accanto ad artisti emergenti come il trombettista Jeremy Pelt e quelli di casa nostra, da Mauro Sigura, Frantziscu Medda “Arrogalla”, da Giovanni Guidi a Gavino Murgia e poi tantissimi da scoprire in una rassegna ricca di appuntamenti dal 9 al 17 luglio tra il Parco dei Suoni di Riola, l'anfiteatro di Tharros e il centro storico di Cagliari, a Villanova.

“Festival della diaspora”, così l'ha ribattezzato polemicamente il direttore artistico Massimo Palmas, ricordando le ultime traversie di una manifestazione partita con tante speranze, prima alla Fiera e poi a Monte Claro per concludersi amaramente al Parco della Musica, dopo i divieti del Comune di usare quello spazio. Da allora vaga senza una sede stabile («questo fatto, in realtà _ ha detto Palmas _ ci ha permesso di valorizzare una location unica in Europa come il Parco dei Suoni, dove stiamo programmando questa estate in collaborazione con Dromos, Abbabula e Rocce Rosse nella Rete dei Festival»). Una location cioè con precise caratteristiche di spazio per allestire live in contemporanea è la condizione necessaria per continuare a gestire un “format” altrimenti destinato all'oblìo o esportato fuori dall'isola.

Per il momento, almeno lo spirito dell'European Expò, sostenuto da Fondazione Sardegna e Regione, è fatto salvo con la originale programmazione nelle centrali piazze San Domenico e San Giacomo del quartiere di Villanova, oasi cittadina, per la prima volta oggetto di un intervento culturale di importante respiro.

L'anteprima questo sabato al Parco dei Suoni di Riola dove è attesa la produzione “Malia” di Massimo Ranieri e Mauro Pagani che giunge il giorno dopo il debutto ad Umbria jazz. Ranieri canterà Napoli in una scaletta di brani famosi e altri dimenticati, con un ensemble stellare: Enrico Rava alla tromba, Stefano Di Battista al sax, la pianista Rita Marcotulli, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria.

Cuore palpitante e popolare del festival (e tutto gratuito), dal 10 al 15 luglio a Villanova, showcase e concerti, ma anche incontri letterari, una mostra itinerante di “101 microlezioni del jazz”, curate dal critico e storico musicale Filippo Bianchi che raccoglie frammenti e citazioni da Mingus a Zappa e ogni sera in piazza San Giacomo farà capolino in video per raccontare curiosità e segreti con Pierpaolo Pitacco. Un inedito omaggio sarà reso allo scultore Pinuccio Sciola, recentemente scomparso e da sempre legato a Jazz in Sardegna, con una performance, “Pietra e carne” di Virginia Viviano Ensemble (il 12), un incontro e documentari inediti curati da Giorgio Dettori. Ogni sera (dalle 19) in piazza San Domenico come un fiume parallelo scorrerà il festival di poesia “Poetas in pratza” curato dalla rivista “Coloris de Limba” e Condaghes. Primo importante ospite musicale il 10 alle 22,30 è il trombettista americano Jeremy Pelt e il suo quartetto (Pietro Lussu al piano, Nicola Muresu al contrabbasso e Adam Peche alla batteria). Stessa sera anche i Doctors di Massimo Ferra (21,30 in piazza San Domenico), il trio del chitarrista Roberto Deidda , ore 21 e la big band di Paolo Nonnis alle 22 in piazza San Giacomo.

Da non perdere Manuela Mameli quartet e Mauro Segura quartet (l'11), Davide Casu, Arrogalla quartet e l'ensemble di Giuliano Gabriele, vincitore dell'ultimo premio Parodi (il 12). Marcello Peghin e Giovanni Sanna Passino, Faces of Alex quintet e Paolo Nonnis sono di scena il 13. Nello stesso giorno grande serata all'Auditorium del Conservatorio per il live del chitarrista John Scofield, il pianista Brad Mehldau e il batterista Mark Giuliana (alle 21).

Il 14 ci sono Mario Massa e Michele Uccheddu “Stalker”, il Mudras quartet, i Roundella e Giovanni Guidi con gli High Voltage. Il 15 spazio a Gianrico Manca quintet, il quartetto di Flo, il trio di Marcello Zappareddu e Gavino Murgia quartet. La stella del sassofono Jan Garbarek e quartetto brillerà alta il 16 nel cielo di Cabras all'anfiteatro di Tharros. Chiusura il 17, nello stesso spazio con il recital del grande pianista Ezio Bosso.

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