La Nuova Sardegna

Il fascino irresistibile dei gatti in riva al mare

di Simonetta Selloni
Il fascino irresistibile dei gatti in riva al mare

Boom di visitatori e turisti nella Colonia felina di Su Pallosu

04 luglio 2016
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INVIATA A SAN VERO MILIS. Alle 5,49 del mattino l’alba è un’idea che si affaccia tra le nuvole di una mattina a rischio pioggia. Non sembra preoccuparsi del meteo, Aziza, e nemmeno Lello, che sfida le onde e si fa lambire le zampe dall’acqua. Nel costone di roccia che si affaccia sul mare, Ciro, che a dispetto del nome è una femmina, controlla la situazione. Aziza, Lello, Ciro, ma c’è anche Agata, Chupa, Zoe.. Due settimane fa, nella spiaggetta di Su Pallosu, in compagnia con i gatti che animano la colonia felina premiata dal riconoscimento di eccellenza di Trip Advisor, una dozzina di appassionati. Di gatti, di natura, di fotografia: l’invito dell’alba fotografica con i mici ha radunato un gruppetto di assonnati eppure irriducibili appassionati di questo fenomeno – come chiamarlo altrimenti –, che nel nome dei mici marini continua a far parlare di sé.

L’alba fotografica felina ha fatto arrivare Gabriella e Daniele: salernitani ma trasferiti a Londra, armati di potenti macchine fotografiche, hanno infilato la tappa sanverese nel loro tour isolano. Pierpaolo e Valeria si sono mossi alle 3,30 da San Gavino; ma ci sono anche Marzia e Davide, imprenditori milanesi che l’amore per la Sardegna lo hanno imbastito sul filo del richiamo culturale e... gattaro, tra i micioni di Su Pallosu e Rocco, il micio star del Museo del Grano di Ortacesus.

Le sedie, nella spiaggia, le hanno sistemate Andrea Atzori e Irina Albu, i gestori della colonia felina. Sono loro l’anima di una comunità di 54 gatti, 37 in libertà, tutti vaccinati e microchippati e seguiti dai veterinari della Clinica Duemari. Tutti sfamati, accuditi, puliti. Amati. Vedere per credere.

L’alba arriva lentamente a Su Pallosu: il sole tagliato a fette dalle nuvole gioca con la catena del Montiferru, Badde Urbara, la marina di Cuglieri, Is Arenas, l’isolotto della Tonnara. In questo angolo di mare, i mici saltellano e sembra si mettano in posa: sono abituati alla presenza dell’uomo. Negli ultimi tre anni la Colonia felina ha accolto diecimila visitatori. Ieri una coppia di sposi londinesi ha prenotato la visita. Qualche giorno fa a Su Pallosu sono arrivati degli australiani. Il riconoscimento di Trip Advisor è solo l’ultimo: la Colonia è uno dei luoghi del cuore del Fai, il Fondo per l’Ambiente italiano.

I gatti che scendono in spiaggia, una colonia autoctona che esiste da un centinaio di anni, sono finiti sui network televisivi nipponici, britannici, francesi. Il gruppo Facebook “Amici dei gatti di Su Pallosu” annovera 22.599 componenti. È un processo di popolarità inarrestabile che richiama una fascia trasversale di visitatori forse accomunati dall’amore per i gatti, ma ancora di più dal turismo fuori dai cliché. Non solo spiagge – che pure a San Vero ci sono e sono bellissime –. C’è tutto un movimento, che guarda caso va a riempire B&b, ristoranti, alberghi, che si appassiona ai percorsi alternativi; si viene a vedere i gatti, ci si sposta sul territorio. I mici possono essere un veicolo per scoprire le meraviglie del Sinis all’alba, tra uno scatto e l’altro.

L’alba fotografica in spiaggia è una delle tantissime iniziative che Andrea Atzori e Irina Albu hanno messo insieme in questa insolita comunità. C’è il concorso fotografico che annovera 840 partecipanti e ha già selezionato 20 finalisti (si vota fino al 31 agosto). Qualche giorno fa, c’è stato un nuovo giro di vaccinazioni. L’esperienza nella Colonia felina è un percorso che svela l’attenzione di Andrea e Irina per questi felini in libertà ma sotto costante controllo. All’Oasi mangiano, tre volte al giorno. Dei 54 gatti della famiglia, ce ne sono una decina chiusi nella “Gabbia dei tontoloni”. Sono animali ancora poco attrezzati rispetto ai pericoli che comunque si trovano attorno alla Colonia. Verrebbero investiti, e allora meglio tenerli al riparo in un grande spazio, e educarli lentamente alla libertà. Poi c’è l’infermeria, dove vengono curati i mici malati, e il ricovero per i gatti albini, che hanno bisogno di attenzioni speciali.

Nella Colonia, visite guidate gratuite, gruppetti di non più di dieci persone per volta (per non spaventare gli ospiti baffuti). Chi arriva in genere porta in dono crocchette, e cibo per questi animali il cui sostentamente è interamente a carico di Andrea e Irina. C’è un percorso dedicato a Gianni Atzori, padre di Andrea e pescatore storico di Su Palllosu. Ci sono le immagini di com’era questo lembo di terra 50 anni fa, coralli storici, anche un accenno alla filmografia girata a Su Pallosu: La leggenda di Kaspar Hauser, Le ragioni dell’Aragosta. Nel percorso della Colonia, tutti gli endemismi e un profumo di mare e natura. E i gatti, veri padroni di casa. Sornioni, disponibili. Marini.

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