La Nuova Sardegna

L’addio a Bud Spencer tra grande folla e cori

L’addio a Bud Spencer tra grande folla e cori

Ieri mattina i funerali nella Chiesa degli artisti a Roma

01 luglio 2016
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ROMA. Un lungo applauso, e un coro sempre più forte «Bul-do-zer, -Bul-do-zer». È il saluto che una grande folla di tre generazioni, ha tributato in piazza del Popolo, al passaggio del feretro di Carlo Pedersoli davanti alla Chiesa degli Artisti a Roma, dove oggi si sono celebrati i funerali dell'attore Bud Spencer. A rendergli omaggio è arrivato anche Terence Hill, che all'entrata ha preferito passare da una scalinata laterale per evitare le decine di giornalisti e telecamere e all'uscita ha ricevuto un'ovazione delle persone assiepate lungo le transenne.

Nella chiesa, addobbata con fiori bianchi e azzurri, accanto al feretro, sotto l’altare c’erano, fra gli altri, i gonfaloni, del Coni e del Comune di Roma. Sono arrivate anche le rappresentanze di alcuni squadre giovanili dalle Fiamme oro alla SS Lazio nuoto, mentre per l'ultimo saluto a Bud (inumato al cimitero del Verano) l'orchestra di Gerardo Di Lella, all'ingresso della chiesa, ha intonato più volte 'Dune Buggy' (da Altrimenti ci arrabbiamo), uno dei brani simbolo dei suoi film.

Il ricordo dell’amico, Mario Girotti, in arte Terence Hill, lo ha fatto alla fine della cerimonia, in un intervento commosso ma sereno: «Con Bud c’era la gioia e so già che quando ci rincontreremo le prime parole che mi dirà saranno “noi non abbiamo mai litigato!”», ha detto, dopo aver raccontato il loro primo incontro in Spagna sul set di “Dio perdona, io no”, di Giuseppe Colizzi nel 1967.

«Mio padre si definiva un dilettante di alto livello, ma per me era un campione», ha detto Giuseppe Pedersoli, figlio dell’attore che ha aperto i brevi interventi di omaggio. Poi rivolgendosi a Terence Hill, seduto in prima fila insieme alla vedova di Bud Spencer, Maria, ha aggiunto: «Trinità e Bambino erano due fratelli. Con i loro film Terence e Bud ci hanno tenuto a non tradire mai i valori in cui credevano».

Brevi ed emozionanti interventi anche dalle due figlie dell'attore, vestite di bianco: «Non hai mai avuto paura di nulla, dei dolori, dei giudizi della solitudine, neanche di questa morte che ti ha accolto mentre eri fra le nostre braccia – ha esordito Christiana Pedersoli rivolgendosi al padre – eri un uomo libero come nessuno al mondo. Hai lasciato tanto amore».

Tra gli altri hanno partecipato ieri ai funerali anche Giovanna Ralli, Domenico Procacci, Fulvio Lucisano, Nino Benvenuti, Dario Argento, Carlo Vanzina e il fratello Enrico, che ha descritto Bud Spencer come «un vero gentiluomo napoletano, un uomo buono e di grandissimo talento». Franco Nero, che durante la messa ha letto la preghiera degli artisti, lo ha infine ricordato come «un uomo di grande umiltà e solare». (f.pi.)

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