La Nuova Sardegna

pittura ad atzara

“Novantadue”, antologica di Liliana Cano

ATZARA. Domani, alle 18.30, l’inaugurazione dell’antologica Novantadue di Liliana Cano alla presenza dell’artista. Oltre 40 opere, dalla metà del Novecento ad oggi, sarà visitabile fino al 30...

24 giugno 2016
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ATZARA. Domani, alle 18.30, l’inaugurazione dell’antologica Novantadue di Liliana Cano alla presenza dell’artista. Oltre 40 opere, dalla metà del Novecento ad oggi, sarà visitabile fino al 30 novembre. L’antologica di pittura vuole rendere merito al valore internazionale dell'artista e alle sue opere, dalle quali emerge una visione dell'arte realista e tutta al femminile, in opposizione al taglio tipicamente maschile che ha prevalso anche, ma non solo, in Sardegna.

Già dal titolo, la mostra vuole sottolineare l’esperienza singolare di un’artista che, a quasi 92 anni, che verranno compiuti il 18 ottobre 2016, continua a dipingere nel suo atelier di Sassari, senza sosta, con qualche fuga creativa nella confortevole oasi di Su Gologone a Oliena.

Liliana Canu nasce a Gorizia, nel 1924, da genitori sardi, ma studia a Torino presso l'Accademia Albertina. Non conosce ancora direttamente la Sardegna, ma la porta dentro di sé, disegnata dai racconti familiari della madre, maestra e pittrice. Quando arriva a Sassari, a vent’anni, è già forte di una preparazione artistica che le permette di insegnare disegno e di intraprendere un percorso personale di ricerca. Stimolata dall’incontro con Costantino Spada e Libero Meledina, partecipa di quel fermento culturale e artistico che si respira a Sassari nel periodo postbellico, che riappacifica con se stessi, che dà speranza e infonde fiducia nel futuro.

Le mostre collettive e le personali di pittura la portano un po’ ovunque, in Italia e all’estero. Alla fine degli anni Settanta, si trasferisce in Francia per una ventina d’anni, si sposta continuamente, a Parigi, in varie località della Provenza e in altre nazioni.

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