La Nuova Sardegna

Idee di Architettura per una città viva e più accogliente

SASSARI. Ottanta studenti del primo anno della facoltà di Architettura di Alghero che riprogettano il cento storico di Sassari attraverso disegni, plastici e fotografie. È il contenuto della mostra...

24 giugno 2016
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SASSARI. Ottanta studenti del primo anno della facoltà di Architettura di Alghero che riprogettano il cento storico di Sassari attraverso disegni, plastici e fotografie. È il contenuto della mostra “Idee per una città accogliente”, che verrà inaugurata stasera alle 18 al palazzo della Frumentaria e resterà aperta fino all’8 agosto. Gli studenti, che sono stati guidati sono stati guidati, dai docenti Giovanni Maciocco, Antonello Marotta e Silvia Serreli, coi loro lavori illustrano alcune ipotesi di riorganizzazione dello spazio urbano in ambiti significativi della città storica, nella prospettiva di favorire l’interazione tra le diverse comunità e con una visione attenta alle qualità delle differenze dei luoghi per ripensare le forme dello spazio pubblico.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Sassari, è organizzata dal laboratorio internazionale sul Progetto ambientale del Dipartimento di Architettura, design e urbanistica dell’Università di Sassari e i progetti prendono l’avvio da una riflessione sul tema dell’integrazione in relazione al progetto dello spazio. La questione rappresenta il filo conduttore dell’esperienza didattica e dell’attività di ricerca che il Leap sperimenta, attraverso numerose iniziative finalizzate a favorire la multiculturalità e a dare avvio a processi di inclusione sociale. Il tema viene esplorato nell’ambito della città storica di Sassari, caratterizzata da una molteplicità di situazioni che riflettono la condizione urbana in cui si proietta il mondo contemporaneo. Il centro storico è infatti costituito da numerose comunità che al momento non entrano in relazione tra loro. I progetti proposti dagli studenti nelle aree di piazza Mazzotti, piazza Università, piazza Sant’Antonio, Sant’Apollinare, ex carcere di San Sebastiano, Ferrovia, fosso della Noce e valle del Rosello, affrontano il tema della città con l’obiettivo di rivelarla come ambiente propizio all’accoglienza, al dialogo e alla comunicazione sociale.

Nella mostra vengono illustrate alcune ipotesi di riorganizzazione dello spazio urbano in ambiti significativi della città storica, nella prospettiva di favorire l’interazione tra le diverse comunità e con una visione attenta alle qualità delle differenze dei luoghi per ripensare le forme dello spazio pubblico. «Sassari e il suo centro storico – afferma il sindaco Nicola Sanna – devono diventare un luogo di crescita e confronto della cittadinanza attiva, che coinvolge non solo gli specialisti ma tutti i sassaresi». «Sassari – aggiunge l'assessora alla Cultura e turismo Raffaella Sau – deve diventare più accogliente e senza barriere architettoniche, una città “attiva” con più spazi di socialità, per condividere differenze generazionali, culture, etnie e abilità nuove».

Sarà possibile visitare la mostra dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, esclusi lunedì e festivi.

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