La Nuova Sardegna

Vite all’angolo nella New York degli anni Venti

di Fabio Canessa

SASSARI. A sei anni la madre, per invogliarlo a leggere, gli regala una copia del romanzo “Casino Royale” di Ian Fleming. La prima storia in cui compare James Bond e una delle più nere con...

22 giugno 2016
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SASSARI. A sei anni la madre, per invogliarlo a leggere, gli regala una copia del romanzo “Casino Royale” di Ian Fleming. La prima storia in cui compare James Bond e una delle più nere con protagonista l’agente segreto. Non esattamente un prodotto per bambini, ma funziona. Lorenzo Palloni racconta così la nascita della sua passione per la lettura, in particolare per le storie noir. Oggi, che di anni ne ha 29, i libri non soltanto li legge. Ma li scrive e disegna. Spesso puntando su quel genere che ha iniziato ad amare da giovanissimo. Il fumettista, nato ad Arezzo, domani sarà a Sassari per il secondo appuntamento della rassegna GialloNoir - Brividi d’estate organizzata dalla Libreria Azuni. Alle 19 presenterà “The Corner. Vite all’angolo”, graphic novel che ha scritto lasciando in questo caso il ruolo di disegnatore ad Andrea Settimo.

Il volume, uscito prima in Francia e di recente pubblicato in Italia da Rizzoli Lizard, è ambientato negli anni Venti e ha come protagonista un anarchico italiano immigrato negli Stati Uniti. «Per caso - racconta Lorenzo Palloni - mi sono imbattuto nella storia di Mario Buda, un anarchico che nel settembre del 1920 fece esplodere un carretto trainato da un cavallo davanti a Wall Street. In pratica l’inventore dell’autobomba. La storia raccontata nel libro parte da questo fatto vero, per poi prendere la strada dell’invenzione narrativa». Una storia che parla del passato, ma con radici ben piantate nel presente. «L’idea - sottolinea il fumettista - mi è venuta osservando la realtà che ci circonda. Dall’emergenza migranti, accompagnata da un razzismo montante. Volevo ricordare, perché ce ne siamo dimenticati, che una volta eravamo noi in quella situazione. Che “il problema” erano gli italiani. E che visto la crisi economica in parte siamo tornati a esserlo. Molte persone lasciano il Paese per cercare un futuro diverso. Riviviamo quegli anni, anche se in modo meno violento».

Il noir dunque come il genere più adatto per riflettere su certi temi. Per decodificare la realtà attuale, anche quando ci si sposta nel passato, pur raccontando una storia che segue certi canoni. Questa la via seguita con “The Corner” da Palloni, non ancora trentenne ma con alle spalle già diverse esperienze fumettistiche. In particolare quella legata al collettivo Mammaiuto: «Un’associazione - spiega lo scrittore e disegnatore - che prende il nome dalla banda di pirati che compare in “Porco Rosso” di Miyazaki. L’idea è pubblicare fumetti gratis sul sito mammaiuto.it e poi su carta». Ma nella sua ancora giovane carriera Lorenzo Palloni ha anche lavorato con due sceneggiatori sassaresi. Disegnando la storia di Antonio Solinas pubblicata sul volume “Amazzoni” (Passenger Press) e un episodio del webcomic “Rusty Dogs” di Emiliano Longobardi.

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