La Nuova Sardegna

la mostra

Le foto di Letizia Battaglia approdano alla Frumentaria

di Antonio Mannu
Le foto di Letizia Battaglia approdano alla Frumentaria

SASSARI. Nel settembre 2015, per la prima volta, le sue “Fotografie” sono state esposte in Sardegna, a Palau, in occasione del festival Isole che Parlano, organizzato dall'associazione Sarditudine....

30 maggio 2016
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SASSARI. Nel settembre 2015, per la prima volta, le sue “Fotografie” sono state esposte in Sardegna, a Palau, in occasione del festival Isole che Parlano, organizzato dall'associazione Sarditudine. Lei è stata la prima donna europea a vincere, nel 1985 ed ex aequo con la statunitense Donna Ferrato, il prestigioso W. Eugene Smith Grant. Nel 1999 le è stato assegnato il Mother Johnson Achievement for Life, nel 2007 il premio Dr. Erich Salomon, nel 2009 il Cornell Capa Infinity Award. Ha esposto in Italia, nei paesi dell’Est, in Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Brasile, Svizzera, Canada; il 5 marzo di quest’anno Palermo, la sua città, dove i suoi lavori sono stati esibiti raramente, per il suo 81°compleanno le ha tributato un imponente omaggio, con la pubblicazione di un volume dal titolo Anthologia, una grande mostra ai cantieri Culturali della Zisa e uno spettacolo al teatro Massimo. Lei è Letizia Battaglia, fotografa siciliana nota in tutto il mondo, nata a Palermo nel 1935.

Ora, finalmente, la sua mostra “Fotografie” arriva a Sassari: verrà inaugurata venerdì 3 giugno alle 18, negli spazi del Palazzo della Frumentaria, in via delle Muraglie 1. L'iniziativa è organizzata dall'Associazione Culturale Ogros - fotografi associati, con il contributo dell'assessorato alla Cultura del Comune di Sassari e la collaborazione delle associazioni Sarditudine e Inner Wheel Sassari Castello e della Vitivinicola Francesco Fiori.

“Fotografie” è composta da 40 immagini che ripropongono, in una cruda sequenza, foto di omicidi, funerali, processi, umanità, povertà e degrado. Tra le immagini anche quella dell’assassinio dell'allora presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, con il fratello, attuale Presidente della Repubblica, intento a estrarre il corpo dall’auto pochi minuti dopo l’esecuzione; i boss mafiosi Liggio e Bagarella in manette; Falcone ai funerali del generale Dalla Chiesa; il giudice Scarpinato sotto scorta; donne che piangono di disperazione sui luoghi dei delitti; la madre di Peppino Impastato che mostra, fiera e addolorata, il ritratto del figlio. Letizia Battaglia comincia la sua carriera giornalistica nel ‘69, curando la cronaca cittadina palermitana per il giornale L’Ora.

Nel 1971 Letizia Battaglia si trasferisce a Milano dove comincia, quasi casualmente, ad occuparsi anche di fotografia. In breve tempo il mezzo fotografico diventa il suo preferito strumento di espressione: «grazie alla fotografia, che ho incontrato a metà della vita, sono cresciuta. Prima ero una mamma, una moglie, poi separata, una cronista, ma non riuscivo ad esprimere compiutamente le mie inquietudini, le mie posizioni poetiche e politiche. La fotografia mi ha restituito a me stessa».

Nel 1974 “L’Ora” le chiede di tornare nell'isola e da allora, e fino alle stragi del 1992, documenta la guerra di mafia a Palermo e in Sicilia, ma anche la vita quotidiana e il tessuto sociale che ha convissuto con la morsa mafiosa. “Fotografie” fa parte della rassegna espositiva Figuras, una proposta curata da Ogros - fotografi associati e sostenuta dalla Fondazione di Sardegna. La mostra sarà aperta al pubblico, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, sino al 19 giugno.

Per l'occasione il volume Anthologia sarà proposto ad un prezzo speciale. Sono previste visite guidate a gruppi e scolaresche accompagnate dai docenti. Per informazioni ascultaogros@gmail.com +39 345 8873748 +39 339 1459168

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