La Nuova Sardegna

Nathan Never, 25 anni da protagonista assoluto

di Fabio Canessa
Il primo numero di Nathan Never, uscito nel giugno 1991
Il primo numero di Nathan Never, uscito nel giugno 1991

La Bonelli celebra in grande il personaggio ideato da tre autori sardi

21 maggio 2016
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SASSARI. Giugno 1991. Arriva nelle edicole un nuovo fumetto di Sergio Bonelli Editore. La prima serie di genere fantascientifico. I lettori abituati ormai da tempo alle avventure di frontiera di Tex e Zagor e da qualche anno a quelle più metropolitane e contemporanee di Dylan Dog, vengono sbalzati nel futuro con le indagini di Nathan Never. L'idea arriva da tre autori sardi: Bepi Vigna, Antonio Serra, Michele Medda. Il primo è di Baunei, il secondo è nato ad Alghero, il terzo a Cagliari. Si sono incontrati nel capoluogo, agli inizi degli anni Ottanta. Nello stesso periodo in cui al cinema usciva un film che sarà per loro fonte di ispirazione importante: “Blade Runner” di Ridley Scott.

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Accomunati dalla passione per il fumetto hanno presto l'occasione di collaborare con la più importante casa editrice italiana del settore. Dopo aver maturato diverse esperienze, realizzando storie di alcune note testate Bonelli, la proposta all'editore milanese del progetto per una serie fantascientifica. L'idea si concretizza alla vigilia di quell'estate di venticinque anni fa, con l'uscita del primo numero di Nathan Never. Un quarto di secolo di vita, centinaia di albi, traduzioni in diversi Paesi, diversi spin-off. Un pezzo della storia del fumetto italiano. Un traguardo da celebrare. Così Bonelli ha pensato a una serie di iniziative speciali nel corso di tutto l'anno. La più particolare riguarda il progetto Annozero: tre miniserie di sei numeri per rinarrare il passato di Nathan Never, affidate ciascuna a ognuno dei suoi tre padri. Il primo è Bepi Vigna con l'albo “Giorni oscuri” (i disegni sono di Roberto De Angelis) da alcuni giorni in fumetteria, con un'esclusiva variant cover, e dal 27 maggio in edicola. Un debutto fuori dagli schemi per il primo numero di questi reboot con i quali i tre autori sardi vogliono offrire ai lettori uno sguardo nuovo sulle origini dell'universo narrativo di Nathan Never diventato ormai all'interno del mondo bonelliano un classico alla pari degli storici fumetti con i quali viene identificata la casa editrice. In questo primo albo il sergente della polizia metropolitana Nathan Never, alla vigilia di un’importante promozione, si trova tra le mani un ultimo macabro caso. Al centro dell’indagine un traffico illegale di organi umani che potrebbe coinvolgere il professor Hicks, primario del Cook Hospital. Una pista macchiata di sangue su cui si staglia anche l’ombra di una nuova Agenzia Privata. È questa la trama di “Giorni oscuri”, l'albo iniziale della prima delle tre miniserie Nathan Never Annozero che riportano a un passato in cui il personaggio inventato da Vigna, Serra e Medda viveva ancora insieme alla moglie Laura e alla figlia Ann.

Intanto da poco è uscito anche il numero trecento della serie regolare, per l'occasione tutto a colori. La storia, firmata sempre da Bepi Vigna, parte da un black-out provocato da un misterioso gruppo che paralizza la Città Est. Qualche giorno più tardi una squadra dell’Agenzia Alfa compie un’irruzione nel covo dei presunti terroristi, però durante lo scontro a fuoco che ne segue un innocente viene ucciso e il responsabile individuato in colui che aveva il comando della missione: Nathan Never che dovrà dimostrare la propria estraneità ai fatti. Ma le novità legate ai festeggiamenti per i venticinque anni della serie riguardano anche gli spin-off. In particolare per Agenzia Alfa a inizio autunno uscirà un inedito romanzo a fumetti disegnato dal cagliaritano Massimo Dall’Oglio.

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