La Nuova Sardegna

In Senato il ricordo dello scultore di San Sperate

In Senato il ricordo dello scultore di San Sperate

ROMA. All’inizio della seduta di ieri il Senato ha commemorato Pinuccio Sciola. Un atto che Palazzo Madama riserva agli uomini e alle donne che riconosce tra i più illustri del Paese. Il discorso di...

19 maggio 2016
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ROMA. All’inizio della seduta di ieri il Senato ha commemorato Pinuccio Sciola. Un atto che Palazzo Madama riserva agli uomini e alle donne che riconosce tra i più illustri del Paese. Il discorso di commemorazione è stato pronunciato dal senatore di Sel Luciano Uras, che ha richiamato quanto scritto da Beppe Severgnini sul Corriere della Sera del 13 maggio scorso per ricordare l’artista di San Sperate: «Sciola era un uomo roccioso. O una roccia antropomorfa, fate voi. Aveva gambe solide, braccia muscolose, mani robuste, capelli forti, sguardo deciso. Non era piccolo: era conciso. Il riassunto della Sardegna. Ci sono artisti che somigliano alla propria terra, altri che potrebbero essere nati e cresciuti dovunque. Pinuccio Sciola era sardo fino all’ultima molecola».

«Di Sciola – ha detto Uras – si deve ricordare soprattutto la profonda sensibilità verso le radici dell’umanità, che affondano nella terra e si innervano nella roccia». «Le pietre – ha aggiunto Uras – attraverso la sua imponente opera non solo si animano nella figura, ma parlano, con la voce della musica più naturale. Ognuna con suoni diversi. Le pietre di Sciola sono esposte nel mondo intero, da San Sperate, il paese dei murales, sino all’Argentina, a Tokyo, al Giardino della Pace di Assisi, a Roma». «Un grande sardo – ha concluso Uras –. A lui va il nostro ricordo, la nostra gratitudine, il nostro omaggio». Il presidente del Senato Grasso si è associato alle parole di commemorazione, esprimendo ai familiari e alla comunità sarda, a nome dell’intera aula, sentite condoglianze.

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