La Nuova Sardegna

Un posto per l’algherese anche nella nave per il Parnaso

di Paolo Curreli
Miguel De Cervantes
Miguel De Cervantes

Nella schiera di poeti  imbarcati in un prodigioso battello che  viaggiano verso il monte Parnaso per scongiggere i poeti mediocri ritorna la figura di Antonio Lo Frasso

06 maggio 2016
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SASSARI. Miguel de Cervantes arruola il letterato sardo anche nella schiera di poeti che, imbarcati in un prodigioso battello, viaggiano verso il monte Parnaso per aiutare Apollo assediato da poetastri di scarsa dote. Nell’opera poetica “El viaje del Parnaso” (scritta nel 1613) il ruolo che Cervantes assegna all’algherese appare come una sadica beffa. Prima selezionato tra i migliori di Spagna per impedire che il Parnaso venga conquistato dai mediocri e poi scelto dalla ciurma – nell’attraversamento del pericoloso stretto di Messina– come vittima sacrificale per placare la fame di Scilla e Cariddi. «...Gritò la chusma toda: – Al mar se arroje: vaja Lofraso al mar sin resistencia...». Ancora una volta però, sono “Lo diez libros” a salvare la pelle al “militar sardo” che Cervantes descrive assorto nella continuazione della sua opera. Il dio Mercurio considera il libro grande poesia e Antonio è salvo: «...Viva Lofraso, en tanto que el dé al dìa / Apollo luz,y en tanto que los hombres / tengan discreta alegre fantasìa...».

Ma sembra che sia un sotterfugio: innalzare Lo Frasso per poi farlo cadere ancora sotto l’ironia canzonatoria. Alla fine del viaggio, quando il Parnaso appare all’orizzonte, Mercurio rimprovera a Lo Frasso la modestia della sua opera e di aver tradito il dono che le muse gli hanno concesso: «Si tu ves, dijo Mercurio, oh sardo poeta! / que me corten las orejas, / o me tengan los hombres por bastardo. (...) Por qué con tus mentiras non diviertes de recebira Apolo cual se debe, / por haber mejorado nuestras suertes?». Infine il tradimento. Lo Frasso passa tra le schiere dei cattivi poeti scatenando l’ira di Apollo: «Tù sardo militar, fuiste / uno de aquellos bàrbaros corrientes / que al contrario bando el nùmero creciste (...)».

Resta il mistero su quali circostanze abbiano portato il grande Cervantes a cambiare idea, in corso d’opera, sull’opera del “sardo militar”.

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