La Nuova Sardegna

Candelieri e Tenores, patrimonio Unesco

Candelieri e Tenores, patrimonio Unesco

Passa alla Camera la legge che mette sullo stesso piano beni materiali e beni immateriali

04 maggio 2016
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ROMA. Il patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco come i beni materiali. La dieta mediterranea come il centro storico di Napoli. I gigli di Nola, la Macchina di santa Rosa, la Varia di Palmi Calabro e i Candelieri di Sassari come le Dolomiti, il canto a tenore come i Sassi di Matera: la commissione Cultura della Camera dei deputati approverà in via definitiva oggi, in sede legislativa, la proposta di legge sulle «Modifiche alla legge 20 febbraio 2006, numero 77, concernenti la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale». Con il provvedimento, che ha visto un’ampia convergenza tra le forze politiche si vuole assegnare pari dignità e risorse ai beni immateriali patrimonio dell'umanità Unesco equiparandoli ai beni materiali. Centrato l'obiettivo di dare cittadinanza ai sei elementi insigniti del prestigioso sigillo dell'Unesco come l’Opera dei Pupi, il canto a tenore dei pastori sardi, l'arte del violino a Cremona, la dieta mediterranea, la rete delle città delle macchine a spalla, con Viterbo, Nola, Sassari e Palmi Calabro, la vite ad alberello di Pantelleria, e a quelli che lo saranno nei prossimi anni, a cominciare dall’arte della pizza, unica candidatura italiana del 2016 per l’iscrizione nella lista rappresentativa dei beni culturali immateriali.

I contenuti della legge saranno illustrati questo pomeriggio a Roma nella sala stampa della Camera . Interverranno i deputati Paolo Russo (Fi) e Alessandro Mazzoli (Pd), primi firmatari delle proposte di legge poi confluite nel testo unificato che sarà licenziato domani, la relatrice del provvedimento Giulia Narduolo (Pd) e la presidente della Commissione Cultura della Camera, Flavia Piccoli Nardelli (Pd).

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