La Nuova Sardegna

Francesco Del Casino – animatore e “inventore” del muralismo di Orgosolo quando insegnava educazione artistica nelle scuole medie del paese – vive oggi a Siena (dove ha dipinto il drappellone per Palio del 2003 e ha realizzato importanti opere murali) la sua attività di artista prosegue con esposizioni in Italia e all’estero.

«È successo già altre volte e anche d’altre parti – ci dice al telefono – Sono opere effimere che all’epoca si realizzavano con colori economici, se la gente non le ritiene più interessanti sono destinate a sparire. Però quando si legge dappertutto “Orgosolo paese museo” allora qualcosa si dovrebbe pur fare, almeno per il turismo. Bisognerebbe cercare una riflessione comune, ma se non c’è discussione o confronto ognuno fa quello che gli pare. Fino adesso ne ho sentito tante ma poi non si è mai fatto niente. Personalmente un’idea risolutiva non ce l’ho». Il ricordo di una stagione così particolare è ancora forte per Del Casino. «Certo sono stati anni belli, ma diciamoci la verità, nessuno di noi aveva idea di fare un’opera d’arte coi murales. Non li avremo fatti con tecniche deperibili – ricorda il pittore – Però restano un richiamo forte per il turismo e andrebbero comunque documentate. La Sardegna mi piace e ci torno, se ne ho l’occasione, sono stato a San Gavino nel 2015, coinvolto con tanti giovani artisti che stanno abbellendo il paese con murales e installazioni. Per fare questo genere di intervento artistico bisogna stare sul posto, vivere con la comunità. Se c’è partecipazione e condivisione, un gruppo e una comunità attive allora si può fare muralismo».