La Nuova Sardegna

Choc a Orgosolo abbattuto un murale

di Mattia Sanna
Choc a Orgosolo abbattuto un murale

Buttata giù nel centro storico una casa in granito pericolante Addio ai dipinti sulle pareti realizzati da Francesco Del Casino

20 aprile 2016
2 MINUTI DI LETTURA





ORGOSOLO. Sparisce per sempre uno degli angoli più caratteristici di Orgosolo. L’altri ieri è stato abbattuto lo stabile che sorge accanto all’ex municipio, in corso Repubblica. Un sopralluogo dei Vigili del fuoco, nei giorni scorsi, aveva attestato la precarietà e la grave compromissione della struttura, divenuta pericolosa, dopo che un tramezzo interno aveva ceduto. Non si è potuto far altro che abbattere a malincuore il complesso. Un complesso che per molti raccoglieva numerosi ricordi d’infanzia, che riportava alla mente episodi e aneddoti di vita vissuta. Le poche macerie rimaste, dopo il passaggio delle ruspe, testimoniano la presenza di un casolare antico, in pietra. Tra le geometrie delle case e l’armonia visiva del centro storico, colpisce, ora, quel vuoto, al quale con fatica, davvero con fatica, ci si dovrà abituare.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:tempo-libero:1.13331114:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/tempo-libero/2016/04/20/news/panzino-e-sciola-l-egoismo-vince-sulla-storia-1.13331114]]

I murales sulle superfici delle facciate buttate giù erano del pittore senese Francesco Del Casino e denunciavano le insidie di uno sviluppo economico incontrollato, quello che negli anni Sessanta e Settanta toccava anche le zone interne dell’isola: uno sfruttamento dei territori attuato con logiche produttive invasive, che mortificavano autonomie secolari e pratiche di autogoverno tradizionali fondate su un forte spirito comunitario. Del Casino dava un nome a tutto ciò: capitalismo, identificato, nel murales ora cancellato dalle ruspe, in un serpente che avvolge e stritola senza pietà le sue vittime. Una visione del mondo, quella di Del Casino, che si inserisce nel fenomeno del muralismo di Orgosolo cui il pittore senese ha dato origine. Il suo stile racchiude messaggi forti di denuncia: le ingiuste reclusioni, la condizione delle carceri, l’emancipazione del lavoro, la lotta politica e di classe, l’antifascismo, l’antimilitarismo. Simboli di una tensione sociale che in quegli anni era alta, di contrasti forti, di contrapposizioni nette.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:tempo-libero:1.13331133:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/tempo-libero/2016/04/20/news/intervista-con-francesco-del-casino-i-turisti-arrivano-ma-nessuno-tutela-1.13331133]]

Da qualche giorno un pezzo della storia di Orgosolo – di quella storia di Orgosolo – è venuto meno, crollato con i muri della casa abbattuta in corso Repubblica. Crollato, quel pezzo di storia, insieme con un edificio che faceva parte della memoria e dell’anima di un’intera comunità. Non è escluso, a sentire fonti che hanno rapporti con i proprietari della casa, che si decida di rimettere in piedi l’edificio, rispettando il progetto originale e magari riproducendo le pitture murarie esterne travolte dall’abbattimento. Sarebbe un modo per riparare un danno che oggi tutti, a Orgosolo, sentono come molto grave.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative