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“Delitto e perdono”, Prosperi presenta a Sassari il suo saggio

SASSARI. Domani alle 18, nella libreria Koinè in via Roma 137, Adriano Prosperi presenta il saggio “Delitto e perdono” (Einaudi). L’introduzione sarà affidata ad Antonello Mattone, docente di Storia...

03 aprile 2016
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SASSARI. Domani alle 18, nella libreria Koinè in via Roma 137, Adriano Prosperi presenta il saggio “Delitto e perdono” (Einaudi). L’introduzione sarà affidata ad Antonello Mattone, docente di Storia Moderna all’Università di Sassari.

Durante i secoli di un «lungo Medioevo» nelle città europee si venne progressivamente elaborando e strutturando un grande spettacolo: quello della morte per via di giustizia. Questo è il punto di partenza del saggio di Prosperi. Come ogni dramma teatrale, ciò che manteneva alta la tensione degli spettatori che partecipavano allo spettacolo della morte per via di giustizia era l’incertezza dell’esito. Erano in gioco due vite, quella del corpo e quella dell’anima e tutte e due rimanevano in pericolo fino alla fine: una fine che si prolungava oltre l’esecuzione, quando il corpo rimaneva esposto alla folla, talvolta squartato e infilzato sulle picche talvolta pendente dalla forca, talvolta ancora «sparato» dai chirurghi nel rito della «notomia» pubblica. La sorte del corpo e quella dell’anima entrarono a far parte dei dialoghi che si svolsero tra il condannato e la folla per incanalarsi poi all'interno del confronto tra il condannato e gli esperti nell’arte del conforto, i membri di confraternite che si specializzarono in questa funzione e che, fiorite inizialmente nell’Italia centro-settentrionale fra Trecento e Quattrocento, si diffusero in seguito in tutta Europa.

Nato nel 1939, Prosperi è attualmente professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.

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