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Contro la Germania all’Under 21 serve un’impresa 

Contro la Germania all’Under 21 serve un’impresa 

Stasera gli azzurrini devono vincere con due gol di scarto per qualificarsi alla semifinale dei Campionati Europei

24 giugno 2017
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CRACOVIA. La missione non è catalogata come impossibile, ma certo battere - e largamente - la Germania (ore 20.45, Rai1) non sarà facile. L'Italia però non ha alternative per puntare alle semifinali dell'Europeo Under 21, in Polonia. Le altre strade ormai si sono chiuse. Prima con il pesante 3-1 subito contro la Repubblica ceca. Quindi con il 3-0 della Slovacchia sulla Svezia, che ha cancellato le possibilità degli azzurrini di qualificarsi come migliori secondi.

«Affronteremo uno squadrone, ma anche noi dobbiamo conservare la consapevolezza di avere grandi valori e dobbiamo dimostrarlo - ha esordito Gigi Di Biagio, nella conferenza stampa della vigilia, in una Cracovia battuta dalla pioggia - Abbiamo un solo obiettivo: vincere». E per riuscirci, è la sua ricetta, «serviranno incisività ed equilibrio. Dovremo approcciarci con più cattiveria, voglia e determinazione».

Il ko ha lasciato il segno: «I ragazzi erano amareggiati dopo la partita con la Repubblica ceca, ma abbiamo cercato di ripartire subito. La squadra ha tanta voglia di scendere in campo e fare bene. Nei loro occhi ho visto la voglia di andare in vacanza a luglio, non adesso». Per non tornare a casa già alla fine della fase a gironi (come accadde nel 2015) l'Italia di mister Gigi Di Biagio non solo stasera deve battere i tedeschi, ma sperare in un contemporaneo passo falso della Repubblica Ceca contro la Danimarca (in questo caso basterebbe un gol di scarto). Oppure battere la Germania con due gol di scarto, ma realizzandone almeno tre: dal 3-1 in su tutto va bene. Ma questi sono i classici conti fatti senza l'oste, tedesco in questo caso. Che, dall'alto dei suoi 6 punti, si preannuncia poco ospitale.

«Non voglio sentire parlare di calcoli - sottolinea Di Biagio - ne sono stati fatti troppi in questi giorni». Nonostante cinque titolari prestati alla nazionale maggiore per la Confederations Cup, la squadra assemblata da Stefan Kuntz ha impressionato per solidità tattica, facilità nell'andare in gol e prestanza fisica. Con il 3-0 alla Danimarca ha inanellato la dodicesima vittoria consecutiva, segnando una media di 3,3 reti a partita. Per vincere il gruppo C le basta un pareggio.

L'unico precedente nel torneo vide prevalere i bianchi. Eppure Di Biagio ci crede: «Nelle prime due partite hanno concesso diverse occasioni da gol alle avversarie e nel calcio non bisogna mai mollare fino al 90'».

In vista cambiamenti nella formazione: Caldara è quasi out, Biraschi ha la febbre e Chiesa lamenta un problema alla caviglia. Le scelte sono comunque topo secret.

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